L’elettorato è stufo di risse, polemiche e candidati non credibili
Se ci sono degli elementi da analizzare dopo le elezioni regionali di Sardegna e Abruzzo, secondo me, non riguardano il solo risultato.
Per la cronaca, due settimane fa la Sardegna al centro-sinistra per una manciata di voti; ieri l’Abruzzo convintamente al centro-destra. Ma non è tutto qui…
L’elettorato (…quel poco che ancora si reca alle urne) è tangibilmente stufo di polemiche astiose e risse pretestuose.
In molti non credono più nei partiti. le ideologie sono roba di altri tempi. Oggi probabilmente, soprattutto se si parla di elezioni amministrative, conta la credibilità del candidato e del suo progetto.
Il centro-destra in Sardegna ha pagato la sostituzione all’ultimo momento del candidato Presidente (…forse anche in maniera non molto chiara) e l’elettorato si è sentito probabilmente manipolato.
Al contrario in Abruzzo dove è stato premiato il Presidente uscente perchè forte di un buon lavoro svolto.
Chiari segnali che anche i candidati della nostra città non dovrebbero sottovalutare, in vista delle prossime Amministrative di Giugno 2024.
Personaggi che hanno già amministrato, non solo nell’ultimo quinquennio, verranno giudicati per quanto prodotto (…o non prodotto). Mentre chi si affaccia per la prima volta chiedendo il consenso dell’elettorato deve avere idee chiare e convincenti, che esulano dall’indicazione dei vertici di partito distanti dalla realtà locale.
Risse interne ai partiti non piacciono più a nessuno; scelte che non ricadono sul personaggio più credibile ma che premiano altri fattori allontanano gli elettori sempre più sfiduciati.
Lo abbiamo già scritto… che nessuno pensi che l’elettorato sia fatto di “caproni” stupidi e facilmente indirizzabili.
Il momento è storico ed ognuno dovrebbe ragionare bene prima di mettere una croce su una scheda elettorale; una scelta che probabilmente decreterà il rilancio o la definitiva debacle di Civitavecchia.
C. O.
