Daniele Moruzzi, pugile di Fiumicino, incarna la resilienza e la determinazione. Conosciamolo nell’intervista in esclusiva di Fernanda De Nitto
La sua storia inizia a sedici anni con il pugilato, ma un errore durante la pandemia nel 2020 lo ha portato a scontare una pena detentiva.
Nonostante le difficoltà, Daniele ha trovato forza nella sua famiglia e nei suoi affetti che lo hanno sostenuto nel riscatto personale.
Definendo il pugilato come “nobile arte”, Daniele sottolinea come questo sport insegni a confrontarsi non solo con gli avversari ma soprattutto con se stessi.
Dopo aver scontato la pena, ha lottato per realizzare un incontro di boxe dal carcere per inviare un messaggio di speranza. Il suo impegno si è concretizzato il 26 maggio dello scorso anno, quando ha combattuto su un ring vero.

Oltre alla passione per la boxe, Daniele si dedica ad aiutare giovani speciali attraverso l’Associazione ‘Bravi Ragazzi’, promuovendo attività sportive inclusive.
Tuttavia, nonostante le aspettative di supporto dalla comunità e dalle istituzioni per il reinserimento lavorativo, affronta ancora ostacoli nel trovare una stabilità economica.
Nonostante tutto, Daniele continua a combattere sul ring della vita con perseveranza e ottimismo, ispirandosi alle parole di Papa Francesco: “Con quel sorriso puoi fare tutto…non smettere mai sorridere”.
Corrado Orfini

Daniele Moruzzi