La crisi politica che ha portato alla caduta dell’amministrazione guidata dal sindaco Pietro Tidei continua a generare reazioni e analisi all’interno della ex maggioranza.
Dopo le dimissioni congiunte delle opposizioni e di un consigliere della stessa maggioranza, che hanno determinato lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, intervengono due figure che fino all’ultimo hanno sostenuto l’esecutivo: l’ex consigliere Alessio Magliani e l’assessore ai Servizi sociali Pierluigi D’Emilio.
Alessio Magliani, fino a pochi giorni fa consigliere di maggioranza, esprime “grande rammarico” per la brusca interruzione della consiliatura.
Un epilogo che attribuisce alle dimissioni coordinate delle minoranze e di un membro della maggioranza, gesto che definisce inatteso soprattutto per quanto riguarda il collega dimissionario:
“Il nostro collega di maggioranza si è sempre dimostrato integrato con le linee tracciate dalla maggioranza nelle stanze istituzionali. Per questo sono molto dispiaciuto della sua posizione, non avendo mai manifestato palesemente eventuali disaccordi.”
Magliani ringrazia la “squadra di governo”, dai dipendenti comunali ai funzionari, sottolineando la collaborazione umana e professionale all’interno dell’amministrazione.
Secondo l’ex consigliere, l’interruzione anticipata del mandato avrà conseguenze concrete:
“Una prematura interruzione avrà delle ripercussioni sulla macchina amministrativa e sulle opere in fase di esecuzione.”
Guardando al futuro, Magliani non esclude un nuovo impegno politico, dichiarandosi disponibile per la prossima tornata elettorale e ribadendo l’importanza di progetti credibili e democraticamente discussi:
“La conclusione anticipata di un mandato è sempre una sconfitta, mai una vittoria.”
Ben più duro l’intervento di Pierluigi D’Emilio, assessore ai Servizi sociali e figura di riferimento per Italia Viva a Santa Marinella e Santa Severa.
D’Emilio parla di una decisione “avventata e priva di responsabilità istituzionale”, arrivata nel momento peggiore per il Comune.
Il riferimento è ai numerosi progetti PNRR in corso:
“Il Comune sta gestendo decine di progetti per oltre 8 milioni di euro già anticipati dalle casse comunali. Devono essere rendicontati, collaudati e completati entro scadenze rigidissime fissate al 31/12/2025.”
L’assessore avverte che il commissariamento, pur garantendo la gestione ordinaria, non potrà fornire gli indirizzi politici necessari per affrontare varianti, contenziosi, revisioni prezzi e decisioni strategiche:
“Senza una guida politica stabile, la città entra in una zona di rischio enorme.”
Il timore più forte riguarda la possibilità che anche uno solo dei progetti PNRR non venga completato:
“Se anche uno di questi progetti non dovesse arrivare a rendicontazione, lo Stato non rimborserà il Comune e Santa Marinella precipiterebbe di nuovo nel dissesto finanziario.”
D’Emilio definisce l’atto che ha portato alle dimissioni come una scelta destinata a “segnare per sempre la storia della città”, paventando il ritorno al dissesto:
“Prepariamoci, perché sarà di nuovo dissesto.”
La sua preoccupazione è rivolta in particolare alla finestra temporale tra le future elezioni, presumibilmente a maggio, e le scadenze fissate per chiudere e rendicontare i lavori:
“Come potrà chiunque governerà mettere a terra tutta questa roba, chiuderla e ricevere i soldi in meno di sei mesi?”
Con il ritorno del Comune sotto gestione commissariale, il futuro politico e finanziario di Santa Marinella resta incerto.
Da un lato, l’amarezza di chi aveva sostenuto l’amministrazione Tidei e vede ora a rischio la continuità dei progetti avviati; dall’altro, le accuse di irresponsabilità verso chi ha determinato la caduta del governo cittadino in una fase definita “critica come non mai”.
Nei prossimi mesi, il compito del commissario e la capacità della macchina amministrativa di rispettare le scadenze PNRR saranno determinanti per comprendere se Santa Marinella riuscirà a evitare nuove emergenze finanziarie e istituzionali.
TalkCity.it Santa Marinella