Il ViceSindaco: “A questa Amministrazione sta a cuore il benessere degli animali”.
Delusione da parte degli organizzatori della protesta: “Ma i gestori del canile dove sono?”
A seguito della protesta organizzata dagli attivisti animalisti Rizzi e Marino ieri pomeriggio davanti al Comune, il Comune nella persona del suo ViceSindaco ha diramato un Comunicato Stampa, ringraziando gli attivisti per l’interesse e trovando dei punti in comune su cui lavorare.
L’unico neo invece lo denunciano gli organizzatori, che dicono. “Siamo dalla parte degli amici animali… ma dove sono i gestori del canile che avremmo voluto vedere al nostro fianco?”
Questo il Comunicato Stampa del Comune di Santa Marinella in merito:
<<Il Vicesindaco Andrea Amanati, in rappresentanza del Sindaco Pietro Tidei, ha ricevuto in aula
consiliare alcuni attivisti, che nel pomeriggio di oggi si sono radunati nel piazzale antistante il Palazzo
Municipale, in merito alla questione del Canile di Furbara.
“Comprendiamo le preoccupazioni in merito alla situazione economica dell’associazione “Rifugio Antonio Huete y Aranda” che gestisce il canile di Furbara.
Come abbiamo già detto in varie occasioni, a questa Amministrazione sta a cuore il benessere degli
animali e lo dimostrano le varie iniziative che ci hanno visto promotori ed organizzatori in questi mesi.
Il dissesto finanziario in cui versava l’Ente fino a poche settimane fa- ha spiegato Amanati- ci ha impedito di poter dedicare maggiori risorse al rifugio, più di quello che già era in corso.
Impedimento dettato dalle operazioni dell’organo straordinario di liquidazione che lavorava sul risanamento e l’estinzione del debito del nostro Comune.
Con l’assestamento di bilancio, avevamo già intenzione di aumentare fin da subito l’importo previsto nella
convenzione, con l’impegno di portarlo nel prossimo bilancio 2025 ad una cifra ancora più alta, che c
onsentirà con maggiore agio il sostentamento e la cura dei cani ospiti nella struttura.
Ho preso l’impegno – ha concluso Amanati – a verificare il rispetto dell’orario di apertura al pubblico del Canile.
Mi fa piacere ricordare come il Comune abbia a cuore il benessere degli animali, dimostrato dal fatto che,
relativamente alla situazione di “prato cipolloso”, solo per fare un esempio, siamo intervenuti
abbeverando i cavalli presenti, attraverso il riempimento dei fontantili, nonostante la competenza fosse
stata dell’agraria”.
Attualmente, secondo i dati ufficiali, sono 72 i cani ospitati nel rifugio di Furbara.
“Il rifugio di Furbara è l’unico canile pubblico su tutto il territorio del comprensorio, che accoglie anche cani provenienti dalle zone limitrofe, facendosi carico delle spese per la cura e il mantenimento.
Siamo gli unici che ancora ne hanno uno e che investe risorse ed energie per tenerlo aperto- ha fatto sapere il sindaco Pietro Tidei- dovremmo essere sostenuti e non tacciati di menefreghismo da chi utilizza la questione per meri scopi propagandistici.
Gli interventi che l’Amministrazione adotta per la tutela degli animali sono tanti e hanno coinvolto la cittadinanza in più occasioni.
E in programma un progetto di comunicazione istituzionale contro l’abbandono, che è la vera piaga da sconfiggere e che porta tanti poveri cani e gatti a vivere per strada senza cure.
Per prevenire il randagismo urbano abbiamo in campo con il Dipartimento di Prevenzione Asl Roma 4 la sterilizzazione dei cani di proprietari appartenenti a categorie disagiate.
Proseguiremo anche con le giornate del Microchip gratuito e i corsi formativi di base dedicato ai proprietari degli amici a quattro zampe.
Ricordo anche che come gli anni scorsi, in accordo con la società che gestisce la mensa scolastica, il cibo residuale sarà smistato agli animali ospiti del canile, in virtù di un’iniziativa diffusa nel Paese che tenta di controllarne lo spreco”, ha concluso il Sindaco.
Il Comune ogni giovedì ha anche messo a disposizione un servizio di raccolta di cibo e materiale destinato a chi possiede un cane o un gatto, ma si trova in difficoltà economiche per provvedere da solo.>>
Riceviamo e pubblichiamo