Nella ricorrenza delle più gravi stragi di mafia, il Presidente: “Da quel giorno la mafia ha perso, ricordare le vittime 365 giorni all’anno”.

Da Fratelli d’Italia chiedono un impegno economico dell’ente per sostenere i ragazzi delle province laziali che andranno il 19 Luglio a Palermo per la commemorazione

“I sondaggi dimostrano una forte consapevolezza sui fatti di 30 anni fa. Mi ha colpito che il 71% degli intervistati riconosce la pericolosità della mafia rispetto alla criminalità organizzata” – ha detto Zingaretti – “Giovedì 26 maggio a piazza S. Silvestro esporremo l’auto del giudice Falcone assieme a degli studenti e sarà un luogo di ritrovo.

Stiamo lavorando per presentare una nuova edizione di Lazio senza mafie che, ricordiamolo sempre, è l’unico rapporto pubblicato da una Istituzione. Il nostro compito è presentare un quadro esaustivo della lotta alla mafia.

Se c’è una cosa simbolica in questo trentennale è che i boss mafiosi di allora oggi sono tutti in carcere, da quel giorno di trent’anni fa è accaduto qualcosa che ha fatto vincere lo Stato e la democrazia: questo sondaggio è la base di quello che programmeremo da oggi in poi”, ha aggiunto il presidente della Regione Lazio.

“La cosa che ha stupito di più è la conoscenza del fenomeno e della specificità delle mafie rispetto alla criminalità comune”, ha spiegato ancora Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Lazio, nel corso della conferenza stampa.

“Quando si dice qual è la modalità più efficace di contrasto alle mafie si parla di unione tra polizia e forze sociali per batterle”.

IL SONDAGGIO

Sono state effettuate 1.010 interviste a giovani del Lazio tra i 16 e i 30 anni, tra il 14 e il 29 aprile 2022. Il dato complessivo che emerge è importantissimo, in un certo senso anche sorprendente: le ragazze e i ragazzi del Lazio hanno molta più consapevolezza del rischio mafie di quanto molti immaginano. È la conferma che le nuove generazioni sono molto più attente al mondo e al futuro di quanto si racconti.

I numeri: 
  • Il 65% sa che Falcone, la moglie e la sua scorta sono stati uccisi nella strage del 23 maggio di Capaci.
  • Il 63% sa che Borsellino è stato ucciso nella strage di via D’Amelio del 19 luglio.
  • Per il 79% dei giovani le mafie sono molto/abbastanza diffuse nel Lazio. E il 46% conosce almeno una “piazza” di spaccio.
  • I reati che almeno il 90% dei giovani attribuisce alle mafie sono corruzione (94%), riciclaggio (93%), spaccio di droga (92%), estorsione (90%).
Ha spiegato Cioffredi:

“il sondaggio è pieno di significato, perché registra una grande capacità di lettura del fenomeno mafioso. E permettetemi di aggiungere che se lo avessimo fatto 5 o 10 anni fa, i risultati molto probabilmente sarebbero stati diversi.

Perché in questi anni, assieme alle scuole, abbiamo aperto una nuova fase di educazione alla conoscenza delle mafie, alla storia e alle ferite inflitte dalle mafie sul corpo del Paese. A partire dalle stragi in cui hanno perso la vita i giudici Falcone e Borsellino.

Un’altra cosa importante del sondaggio è che il 60% dei giovani ha avuto almeno una lezione sul tema delle mafie nel suo percorso di studi.

Un altro dato molto rilevante è quello che riguarda la conoscenza dei maggiori rischi legati alla criminalità organizzata, rispetto alla ‘normale’ criminalità e sulla percezione di contiguità con la politica: infatti per il 71% dei giovani la mafia è più pericolosa della criminalità perché ha rapporti con ‘pezzi’ di Politica e dello Stato”.

Il presidente Zingaretti ha inoltre illustrato il dato sui beni confiscati:

“Ha per noi un enorme valore: il 43% conosce almeno un bene confiscato alle mafie nel Lazio. La Regione ha investito moltissimo in questi anni per ottenere questo risultato, pensando come destinatari dei beni confiscati e riutilizzati proprio ai giovani.

Oggi a Roma ci sono un parco e una biblioteca dove prima c’era una villa abusiva dei Casamonica. In un territorio difficile come Ostia c’è una palestra dove ogni giorno s’incontrano per fare sport decine di ragazze e ragazzi al posto di un immobile che apparteneva alla criminalità.

Abbiamo salvato e rilanciato nel quartiere la Polisportiva Montespaccato, anch’essa confiscata. A Latina, abbiamo dato in gestione terreni sequestrati alle scuole agrarie. Solo per il 27% chi denuncia è abbastanza tutelato: questo è probabilmente la nota più allarmante del sondaggio, perché fotografa un sentimento di paura e forse anche di scarsa fiducia.

Dobbiamo lavorare anche sulla comunicazione, per veicolare il messaggio che lo Stato protegge la parte sana del Paese e che paura e omertà favoriscono le mafie”.

Riceviamo e pubblichiamo

Righini e Colosimo

Righini – Colosimo (FDI): “Regione sostenga presenza studenti del Lazio a commemorazione Palermo”

<<Per consentire anno dopo anno, ad un sempre maggior numero di studenti e studentesse del Lazio di partecipare alla fiaccolata in memoria dei magistrati Falcone e Borsellino. Per approfondire la conoscenza della titanica opera professionale e morale da loro svolta al fine di rendere efficace e vincente la lotta dello Stato alla mafia.

Affinché i giovani possano meglio comprendere il valore e di quell’impegno condotto senza esitare né risparmiarsi sino all’estremo sacrificio, di cui ricorre il trentesimo anniversario, abbiamo presentato una mozione all’Assemblea de la Pisana.

L’atto impegna la giunta regionale a sostenere le spese per la partecipazione di una delegazione di studenti delle cinque province del Lazio alla commemorazione che si tiene ogni anno il 19 Luglio in via d’Amelio a Palermo.>> Così in una nota Giancarlo Righini e Chiara Colosimo, consiglieri regionali del Lazio di Fdi.

Riceviamo e pubblichiamo

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