Incidente in alternanza scuola-lavoro a Rieti. Rete studenti: “Siamo di fronte all’ennesimo caso. Basta sfruttamento legalizzato”

Incidente a Rieti per uno studente minorenne: mentre operava su un tornio durante l’alternanza scuola-lavoro in un’azienda locale ha subito una frattura multipla al braccio.

“Non è la prima volta che uno studente si ferisce durante il PCTO, ex Alternanza Scuola Lavoro, ed è vergognoso”.

Dichiara così Paolo Notarnicola, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi.

“La notizia di oggi è terribile, non possiamo più accettare che la Scuola Pubblica legittimi un sistema in cui studenti minorenni prestino ad aziende manodopera gratuita e senza tutele, non possiamo più accettare che la Scuola educhi alla precarietà e allo sfruttamento.

Non vogliamo piangere un altro coetaneo e compagno di classe, che la scuola dovrebbe tutelare. Non ci stiamo: Valditara deve abolire il PCTO: le vittime sono già troppe, non ne servono altre.”

“Ogni volta che un lavoratore si ferisce o muore sul lavoro avviene un’ingiustizia gravissima, ma quando a farsi male è uno studente, per di più minorenne, l’ingiustizia è doppia.

Chi si fa male non è un lavoratore perché non viene retribuito, non ha nessun tipo di tutela sindacale o diritto.

Non si può accettare che un ragazzo di appena 16-17 anni si ritrovi a rischiare di perdere un arto per lavorare mentre dovrebbe essere a scuola.

Vogliamo che i pcto vengano immediatamente aboliti”. Dichiara Bianca Piergentili, coordinatrice della rete degli studenti medi del Lazio.

Comunicato stampa

Riceviamo e pubblichiamo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *