Stalkerizza la ex e il suo intero nucleo familiare: la Polizia di Stato ha arrestato un giovane di Civitavecchia.
Nei giorni scorsi gli uomini della Polizia di Frontiera Marittima di Civitavecchia, diretti dal Vice Questore Giorgia IAFRATE, hanno tratto in arresto un giovane concittadino per il reato di stalking.
La ragazza ad aprile aveva già presentato una dettagliata denuncia, per la quale il ragazzo era in procinto di affrontare un processo in Tribunale.
Evidentemente ciò non è bastato a farlo desistere dai comportamenti vessatori, persecutori e minacciosi nei confronti della ex fidanzata.
Infatti, nei giorni scorsi si è di nuovo reso responsabile di tali comportamenti sia sotto l’abitazione dell’ex che della nonna, dove la giovane spesso si recava.
La ragazza riusciva ad evitare conseguenze peggiori solo grazie all’intervento provvidenziale di un passante che distraeva il molestatore.
L’uomo, in preda ad uno stato di estremo nervosismo, si presentava presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera.
Poiché temeva che il padre della giovane potesse essersi recato presso lo stesso Ufficio per sporgere l’ennesima denuncia nei suoi confronti.
Una volta all’interno dei locali di polizia, l’uomo dava in escandescenza, minacciando dapprima gli operatori con i quali cercava uno scontro fisico.
Successivamente gettando in terra un voluminoso pacco che aveva in mano, da cui fuoriuscivano dei fili collegati a delle batterie.
A tal punto l’uomo, immediatamente bloccato e perquisito, aveva quattro coltelli, di cui due a serramanico: questi immediatamente sequestrati.
Si richiedeva inoltre l’intervento del nucleo artificieri per accertare che l’involucro gettato in terra dall’uomo, benché estremamente similare ad un ordigno rudimentale, era in realtà privo di esplosivo.
La successiva perquisizione domiciliare permetteva di rinvenire ulteriori armi, tra cui una spada con lama estremamente affilata di tipo “katana” ed un arco completo di frecce con punta in metallo.
I profili social del giovane, analizzati ai fini investigativi, evidenziavano numerosi video dal contenuto violento sia nei confronti delle Istituzioni che dell’ex fidanzata.
Considerato l’accaduto, gli agenti arrestano l’uomo per il reato ormai divenuto tristemente attuale di atti persecutori.
L’arrestato dopo le formalità di rito, veniva associato presso la locale Casa Circondariale.
Si rappresenta che tutte le fasi delle attività effettuate, venivano coordinate della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Alberto LIGUORI e dal Sostituto Procuratore titolare dell’inchiesta Eugenio Rubolino.
Comunicato stampa
Riceviamo e pubblichiamo