Comunicato stampa della NC Civitavecchia: “Gravità inaudita di coinvolgere il nome di una Associazione e di tutta la Dirigenza a deplorevoli fatti di cronaca”

<<Da oltre un anno la NC, la sua dirigenza ed i suoi atleti sono vittime di un gioco al massacro il cui solo
fine è gettare discredito ed infangarne l’immagine e da ultimo apprendere dalla stampa che il nome della
NC Civitavecchia viene associato a episodi di cronaca nera di tale gravità e portata criminale, non ci
consente di restare inerti.
Oramai la misura è colma e non possiamo più esimerci dal preavvisare tutti quei “leoni da tastiera” che, a
fronte di un’indagine appena alle sue battute iniziali, sanno già quale sarà la verità e la sentenza definitiva,
che non è più possibile tollerare allusioni e accuse e che, pertanto, adiremo alle vie legali per chiederne
debito conto nelle opportune sedi.

Ciò che rammarica maggiormente è che un simile clima, speriamo non artatamente creato, contribuisce
solo ad inquinare lo sport locale, a danneggiare psicologicamente gli atleti ma soprattutto mina
fortemente le relazioni istituzionali della NC stessa,
per questo, confidiamo nel lavoro della magistratura affinché si faccia chiarezza quanto prima, ci vediamo
costretti a dover agire per cercare e dare risposte ai tanti dubbi e alle tante e troppe domande che questa
vicenda reca in sé:
noi difenderemo sia il buon nome della nostra società che il diritto della città ad avere uno Stadio del
Nuoto accessibile e funzionale!>>
NC Civitavecchia. La Dirigenza

rispetto per Dirigenza e Atleti
rispetto per Dirigenza e Atleti
Ciò che rammarica maggiormente è che un simile clima, speriamo non artatamente creato, contribuisce
solo ad inquinare lo sport locale, a danneggiare psicologicamente gli atleti ma soprattutto mina
fortemente le relazioni istituzionali della NC stessa,
per questo, confidiamo nel lavoro della magistratura affinché si faccia chiarezza quanto prima, ci vediamo
costretti a dover agire per cercare e dare risposte ai tanti dubbi e alle tante e troppe domande che questa
vicenda reca in sé: