L’Aurelia Antica conferma l’ottimo andamento casalingo e blocca Bifini: è 1-1 dopo 90 minuti. L’Anzio vince e torna in vetta.

A Roma va in scena una gara molto combattuta tra due compagini ben organizzate difensivamente e, allo stesso tempo, brave a trovare la rete nelle poche occasioni da gol permesse dalle retroguardie dell’una e dell’altra squadra.

Il match si dimostra equilibrato fin da subito e, per una ventina di minuti, non regala tanti spunti agli spettatori, giunti in massa all’Antonio Sbardella.

Il Civitavecchia comincia a spingere a metà primo tempo e punge alla prima ghiotta occasione: Cerroni si lancia in contropiede, supera il suo marcatore e serve in diagonale Vittorini, che si fionda sul pallone e in scivolata sigla l’1-0.

Un’altra rete per Manuel Vittorini che si conferma giornata dopo giornata l’attaccante più forte del girone.

La prima frazione si chiude con la conclusione del nuovo acquisto Tiberi, lanciato subito titolare da mister Bifini, che sfiora lo specchio della rete.

Nella ripresa si alzano i ritmi della partita, grazie all’ingresso propositivo della squadra locale, decisiva a pareggiare fin dai primi minuti.

Al quarto d’ora, dopo un’azione corale, il numero 11 Tani sfiora il gol con una bella conclusione ad uscire che sfregia il palo.

Continuano le scorribande dell’Aurelia che impegna più volte il portiere nerazzurro Nunziata, prima di trovare il meritato pareggio al 23’ con Aglietti.

Il gol subito sveglia la ‘Vecchia’ protagonista assoluta degli ultimi venti minuti: Hrustic prova a rispondere calciando da fuori, ma il suo tiro è bloccato dall’estremo difensore dei padroni di casa.

La squadra di Bifini controlla il possesso palla, mettendo spesso alle corde la formazione avversaria, senza trovare l’occasione giusta, per la compattezza degli avversari.

Ci pensa Ferrari a sporcare nuovamente i guanti di Proietti Gaffi, prima di una conclusione di testa e un tiro alto di Vittorini a chiudere la partita.

Il Civitavecchia deve accontentarsi del pareggio su un campo molto difficile, ma c’è rammarico per i primi minuti della ripresa, dove l’Aurelia Antica è entrata più concentrata e pimpante.

Matteo Lispi

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