La qualità del mare in Lazio: ottimi risultati ma anche criticità

Il monitoraggio sulla qualità del mare nel Lazio ha mostrato risultati lusinghieri, con il governatore Francesco Rocca che ha annunciato un’ottima performance per l’estate 2024, con il 91% delle aree balneabili classificate come “eccellenti”.

Questo risultato è stato accolto con entusiasmo dalle istituzioni, anche dai Sindaci dei Comuni del nostro litorale, che vedono in questi dati un incentivo per il turismo e un segnale di sicurezza per i bagnanti.

L’assessore regionale all’ambiente, Elena Palazzo, ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la vigilanza e condividere i risultati del monitoraggio con ARPA Lazio per garantire la preservazione delle acque.

DATI 2024

L’ente ha già avviato controlli sin dal 1° aprile e continuerà fino a settembre, con oltre 1.600 campionamenti nelle acque del litorale.

Tuttavia, nonostante questi risultati incoraggianti, ci sono aree problematiche.

Diverse spiagge vicine a Roma hanno ricevuto il divieto di balneazione a causa di inquinamento, in particolare nelle zone attorno ai porti e alle foci dei fiumi.

Località come Civitavecchia, Santa Marinella e Cerveteri presentano tratti costieri dove la balneazione è sconsigliata per ragioni di sicurezza.

Queste le coste con i DIVIETI DI BALNEAZIONE:

  • Civitavecchia: da 1400 mt sx Torre Valdaliga a Porto di Civitavecchia, Foci Fossi Infernaccio e Scarpatosta, Porto di Traiano.
  • Santa Marinella: Foce Fosso delle Guardiole, da Porticciolo di Santa Marinella a Foce Fosso Santa Maria Morgana, Foce Fossi Castelsecco e delle Buche, Foce Fosso di Pontenuovo, Poligono militare di Santa Marinella fino a confine comunale.
  • Cerveteri: Da confine comunale Poligono militare –a Foce Fosso Turbino, Foce Fosso Zambra.
  • Ladispoli: Foce Fossi Vaccina e Sanguinara,
  • Fiumicino: Foce Fosso Cupino, Foce Fosso delle Cadute, Foce Fosso Tre Denari, Foce Fiume Arrone, Foce Fiume Tevere, Sinistra Foce Fiume Tevere.
  • Ostia: Destra Foce Fiume Tevere e Tenuta Presidenziale.

Questa situazione evidenzia un contrasto tra dati “ottimali” e realtà contaminata, creando un quadro che può essere visto come sia mezzo pieno che mezzo vuoto.

In sintesi, la Regione Lazio si trova in una posizione ambivalente: se da un lato entusiasti dei risultati sulla qualità delle acque, dall’altro devono affrontare le criticità di alcune aree dove il divieto di balneazione è una realtà preoccupante.

Mentre si promuovono le spiagge e i laghi di eccellenza, la necessità di interventi per risolvere le problematiche di inquinamento appare più che mai urgente.

TalkCity.it Redazione

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