Il Gip del Tribunale di Roma ha indotto i Carabinieri del Gruppo di Ostia, su delega della Dda della Procura di Roma, a dare esecuzione a un’ordinanza che dispone l’arresto di ben 20 persone. Queste ultime sono tutte gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere, la quale era finalizzata al traffico internazionale, alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione era partita dalle indagini sui fratelli Corelli, più precisamente su Claudio, visto che Paolo è stato assassinato con tre colpi (circa) di revolver dinanzi alla sua abitazione il 14 febbraio del 2022. In quel contesto, l’assassino (27enne) era stato arrestato nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino a distanza di circa un anno dall’omicidio; era di ritorno da Barcellona dove era fuggito per lasciare l’Italia grazie al sostegno di un’altro indiziato.
Claudio Corelli è stato continuamente monitorato da parte degli agenti e questa mattina lo hanno arrestato, visto che è stato trovato in possesso di ben 220 g di cocaina.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia, coordinati da parte della Procura della Repubblica e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno permesso di poter raccogliere alcuni gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di un’organizzazione criminale, la quale è dedita all’importazione di alte quantità di cocaina dall’Olanda.
Una volta arrivata nella Capitale, poi, veniva spacciata in tutto il Lazio e anche in altre regioni italiane.
Durante l’alba del 14 febbraio 2022 la provincia di Roma è rimasta scossa da un terribile atto criminale. Per il giorno degli innamorati, la compagna di un uomo lo stava per accompagnare a lavoro.
Ad Acilia, davanti alla sua abitazione, lui era rimasto vittima di un agguato in strada davanti agli occhi della donna. Era il 47enne Paolo Corelli e il mistero intorno al suo omicidio, avvenuto tramite un’esecuzione effettuata con metodi tipici dei criminali più efferati, si è infittito sin da subito.
Il suo assassino ha agito con precisione e lucidità, senza lasciare scampo alla vittima, lo ha colpito da dietro le spalle all’altezza degli organi vitali.
Era un impiegato in un supermercato di Fiumicino socievole e disponibile, secondo i suoi vicini di casa, e incensurato per la legge. I carabinieri avevano cercato immediatamente un movente e avevano lasciata aperta la porta a ogni possibile pista. Dopodiché, era emerso che Corelli lo aveva aggredito la sera prima dell’omicidio per una questione di debiti derivanti da del denaro mai restituito.
Il killer era fuggito, molto probabilmente, in moto, proprio come si vede nei film in cui le attività mafiose la fanno da protagoniste. Quella è una zona in cui il clan dei Casalesi si contendono il territorio contro altri clan.
C’è stato, però, chi aveva affermato anche che era fuggito a piedi, lasciando pensare a un delitto con moventi più strettamente personali.
Il fratello Claudio Corelli nel periodo dell’omicidio era detenuto agli arresti domiciliari per una vicenda di droga legata agli ambienti criminali di quel territorio.
A distanza di due anni (sempre all’alba), è stato trovato in possesso di un’alta quantità di cocaina. Gli indizi ricavati, poi, hanno portato ad altri 9 arresti in flagranza di reato. Il maxi sequestro di 32 kg di cocainaAMP dal valore di 1,5 milioni di euro e 174.000 euro in contante, ritenuti provento di diverse attività illecite, hanno infine portato all’arresto di 20 persone, tutte gravemente indiziate di associazione per delinquere.
Il video dell’operazione dei Carabinieri del Gruppo di Ostia è visualizzabile cliccando sul seguente link : https://x.com/Carabinieri/status/1859205054906904887
Michelangelo Loriga