L’autrice: “Profonda gratitudine verso le “Compagne”, coloro che hanno portato avanti le grandi riforme del nostro Paese”

Proseguono gli eventi di presentazioni di libri presso la libreria Scritti&Manoscritti di Via Ancona n.180 a Ladispoli.

Nel pomeriggio di sabato scorso, 19 febbraio 2024, infatti, di fronte ad una sala gremita ha fatto tappa Livia Turco, per esporre al pubblico la sua nuova opera dal titolo “Compagne – Una storia al femminile del Partito Comunista Italiano.

«Per milioni di donne la parola “compagna” ha significato scoprire il senso della propria vita all’interno di una storia collettiva. Ha significato vivere l’esperienza della sorellanza, la sua forza, la sua bellezza e anche la cura di cui necessita, perché non è né facile né scontata.

Ciò che di unico vi è in quella parola è l’esperienza della militanza. La parola “compagna” contiene un passato che è sempre presente».

Nelle diverse fasi che hanno scandito la storia del Pci le donne ci sono sempre state e hanno svolto
un ruolo fondamentale, contribuendo a costruire il popolo comunista come comunità, introducendovi la pratica della vita quotidiana, facendo vivere legami umani e passione civile.

Sono state vere e proprie «sentinelle del cambiamento», quel le che percepivano per prime i mutamenti
della società e volevano capirli, elaborarli, dare loro delle risposte concrete.

Spesso però il riconoscimento del loro contributo è stato riservato soltanto alle figure più note, dalle madri costituenti in avanti, dimenticando le tante donne comuni che nelle retrovie della Resistenza, nelle
sezioni di partito, nei quartieri delle grandi città operaie e nelle aree rurali, nelle manifestazioni femministe hanno dato vita a quello spirito popolare del partito che gli è valso per anni un consenso
diffuso e capillare.

In questo appassionato saggio Livia Turco – lei stessa tra le donne che hanno «fatto» il partito – riannoda il filo rosso della partecipazione femminile dalla nascita alla fine del Pci, presentando le protagoniste e le battaglie di ciascuna delle generazioni che hanno scandito quella storia.

Emerge dal suo racconto quanto la presenza delle donne comuniste sia stata essenziale per la crescita e
l’evoluzione del partito, quanto esse siano state determinanti in battaglie cruciali come la scelta della democrazia, il miglioramento delle condizioni di vita di lavoratori e lavoratrici e delle masse popolari, il divorzio, l’aborto, la proposta di una nuova concezione del welfare.

E, al contempo, affiora il sentimento d’orgoglio dell’essere comunista, ma anche le difficili relazioni tra donne e uomini, e la dialettica che attraverserà tutte le generazioni di donne comuniste: più donne o più
comuniste? Prima donne o prima comuniste?

E poi l’irrompere del femminismo e la critica aperta al maschilismo.

Una storia che ha avuto il sostegno del pensiero lungimirante di Antonio Gramsci e poi di Palmiro Togliatti e di Enrico Berlinguer.

Che ha segnato i congressi del partito. Che è sempre stata considerata dagli uomini comunisti centrale nei documenti ma marginale nei fatti.

Che ha visto le comuniste avere sempre a cuore il legame con le donne nella società e il gioco di squadra, una vera sorellanza che ha lasciato il segno nella vita di tante, ma che non si è posta in modo adeguato la scelta della leadership nel partito.

Allora esattamente come oggi. A chi mi chiede perché consigliare questo libro – dichiara al termine della presentazione l’autrice intervistata – dico perché tale è un’opera che viene dal cuore, scritta con grande passione e in modo rigoroso, nel senso che non mi sono affidata solo ai ricordi ma sono andata a consultare anche gli archivi.

Ciò che mi ha spinto a scrivere il volume è un sentimento di profonda gratitudine verso le “Compagne”, coloro che hanno portato avanti le grandi battaglie, le grandi riforme del nostro Paese.

Dal divorzio alla parità nel lavoro passando per il diritto alla famiglia, l’operato del grande popolo delle donne comuniste è stato fondamentale per ottenere risultati importanti, raggiungendo il traguardo in dialogo con le altre, cercando sempre l’alleanza e l’unità.

Sono state donne legate al popolo, che portavano nella politica i problemi della vita quotidiana per risolverli e quindi sono state straordinarie, non solo per l’allora PCI ma anche per la democrazia stessa del
nostro Paese per averla rivitalizzata.

Iniziato alle ore 18.00 e terminato intorno alle ore 20.00, l’evento di presentazione è stato moderato la giornalista Carla Zironi, supportata nella lettura di alcuni passi del libro dalla Consigliera Comunale di Ladispoli Silvia Marongiu. Idea e organizzazione di Esmerlarda Tyli, della Fondazione Nilde Iotti.

Livia Turco, iscritta giovanissima alla Fgci di Torino, ne diventa segretario provinciale nel 1978.

Nel 1986 entra a far parte della Segreteria nazionale del Pci, ed è responsabile nazionale delle donne del Pci e del Pds fino al 1994. Nel 1995 è eletta presidente della Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità della presidenza del Consiglio. Parlamentare dal 1987 al 2013, è ministra della Solidarietà sociale dei governi dell’Ulivo dal 1996 al 2001 e ministra della Salute dal 2006 al 2008. È presidente della Fondazione Nilde Iotti.

Marco di Marzio

Riceviamo e pubblichiamo

Un pensiero su “Ladispoli. Successo per la presentazione del libro “Compagne” di Livia Turco”
  1. Uno spaccato della storia repubblicana vista da un’altra angolazione: quella femminile, di “compagne”che hanno saputo fare squadra nel partito e rete con tutte le donne. Un documento prezioso che onora la memoria ed evita l’oblio. Onorata di averlo presentato.

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