Appuntamento settimanale con Ivana Puleo, per tutti gli amanti del MARE

Non so voi ma a me piace imparare una nuova parola al giorno…

Così mi sono iscritta ad una di quelle pagine sul world wide web che dovrebbero svegliarti con UNA nuova parola ogni mattina: BEH, non sempre accade… e quindi la nuova parola non la imparo “al giorno” ma “quando capita”.

Una delle ultime parole imparate è appunto PALINGENESI.

Il termine indica RINNOVAMENTO, RINASCITA, RIGENERAZIONE.

Da diverso tempo sentiamo usare la parola RINNOVAMENTO, associata spesso all’ambiente, all’energie “rinnovabili” appunto, che dovrebbero farci dimenticare le fonti di approvvigionamento fossile e proiettarci in un mondo più sostenibile.

La fase di TRANSIZIONE, questa transizione energetica, è stata ritenuta talmente tanto fondamentale da dare vita, a decorrere dal 1 marzo 2021, ad un MINISTERO, il MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA, (il MiTE appunto), che succede al MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTALE DEL TERRITORIO E DEL MARE (MATTM), costituito a sua volta nel 1986.

Dal MATTM al Mite: 35 anni dedicati a legiferare, a supervisionare, a progettare e supportare sviluppo sostenibile in contesti diversi tra loro ma attui sempre a far crescere il Paese Italia e a renderlo sempre più competitivo in Europa e nel mondo.

Oppure NO.? …ecco, appunto!

L’inquinamento atmosferico ha causato, nel 2019, circa 440.000 morti premature in Europa, di cui 364.000 nell’Unione Europea a 27 Stati e oltre 63.700 solo in Italia. Il Bel Paese risulta uno dei Paesi europei più colpiti dal fenomeno. (Fonte: italiandati.com)

Potremmo fare un elenco delle concessioni che sono state date negli ultimi 35 anni per l’apertura di impianti industriali che poi non avevano un depuratore a norma per le acque reflue e che scaricano nei corsi di acqua più prossimi i residui tossici, oleosi e inquinanti delle lavorazioni industriali, che poi venivano trasportati in mare.

L’elenco potrebbe convergere sulle discariche “a norma” e quelle abusive. Le ahimè fin troppo note “TERRE DEI FUOCHI”: discariche abusive o centri dell’abbandono incontrollato di rifiuti urbani e speciali, associati, spesso alla combustione degli stessi.

Gli abitanti di quelle terre (38 Comuni) insieme a numerosi scienziati e ambientalisti denunciarono il “fenomeno”, causa non solo di DISASTRO AMBIENTALE ma concausa dell’insorgere di   tumori, di malformazioni genetiche rare e di MORTE prematura.

Vogliamo parlare di cosa è stato fatto negli ultimi 35 anni in Italia per eliminare (ridurre?) l’inquinamento atmosferico?  Senza allontanarci troppo dalla nostra zona, nel 2003 Civitavecchia vede e vive la conversione della vecchia centrale termoelettrica alla nuova (e tutt’ora in allegra funzione) centrale a carbone.

Nel rapporto del 2013 sui grandi inquinatori 2012 redatto da Greenpeace, l’impianto è stato classificato al secondo posto in Italia in termine di emissione di CO2.

Vogliamo passare al MARE?

SOLO nel maggio 2022 finalmente ci si dota di uno strumento per contrastare il MARINE LITTER. Teniamo conto anche del fatto che SOLO nel maggio 2015 la Camera e il Senato della Repubblica approvano la Legge che introduce nel Codice penale il REATO AMBIENTALE.

L’AMBIENTE tutto, il MARE e tutti noi che da questi ne traiamo vita, dobbiamo passare a FARE e non più a dire.

Le leggi, le pubblicazioni che precedono o seguono gli infiniti convegni, le tavole rotonde, i mitici protocolli d’intesa, che parlano prima di Green Economy, ora di Blue Economy, che appunto PARLANO, PARLANO e PARLANO, raramente vengono seguite dai fatti.

Lo stato preoccupante in cui versa il settore della pesca in Italia è frutto anch’esso di un PARLARE DISTRATTO e SUPERFICIALE, fatto molto spesso lontano dalle banchine e dall’odore di pesce, in orari comodi e non alle 3 di notte in alto mare, in contesti privilegiati e non tra l’odore di salsedine misto a gasolio che ti penetra nei polmoni.

La gestione del settore pesca deve essere riveduta, e non solo perché OGGI il prezzo del carburante è alle stelle e uscire per una battura di pesca diventa proibitivo.

Urge una nuova GENESI: un RINNOVAMENTO, una RIGENERAZIONE, una RINASCITA, fondata su altri presupposti. I dati che abbiamo sono chiari e incontrovertibili. Dobbiamo cambiare in fretta.

La nostra generazione di imprenditori deve farsi guidare dalla REGOLA DELLE 3 P, una conditio sine qua non per fare impresa e governare:

  • –              Profitto
  • –              Persone
  • –              Pianeta

Abbiamo già tutti gli strumenti (soprattutto quelli burocratici) la tecnologia e ora con il Piano Nazione di Ripresa e Resilienza anche i fondi.

Basta volerlo FARE!

Ivana Puleo

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