La FederVolley: “La storia della Pallavolo di Civitavecchia”

Ernesto Mojoli (foto Enrico Paravani)

Nell’anno d’oro del volley italiano – il 2022 in grado di regalare agli appassionati il quarto titolo mondiale maschile, 8 ori giovanili, il successo in VNL e tanti altri trofeo – e in vista di un 2023 durante il quale la Capitale sarà al centro di tutte le mappe pallavolistiche grazie alla final four di Coppa Italia al Palazzo dello Sport (25-26 febbraio) e all’Europeo maschile che partirà dal Foro Italico (28 agosto), la FIPAV Lazio ha celebrato le sue eccellenze dirigenziali, in grado di scrivere le pagine più belle attraverso il prezioso lavoro ‘dietro le quinte’.

Perché dietro ogni campione che vince sul campo ci sono uomini e donne che ne hanno accompagnato progressivamente la crescita, immaginando il futuro, rappresentando dei punti di riferimento e degli esempi da seguire.

Il Premio “Città di Roma” è stato assegnato al Ct della Nazionale italiana campione del Mondo, Fefè De Giorgi, che per improvvisi impegni personali non ha potuto partecipare all’evento.

I Premi Lazio, infine, sono stati consegnati nelle mani di due dirigenti di spicco del movimento regionale. Come Armando Monini, patron del Volleyrò Casal de’ Pazzi, che raccogliendo l’eredità di Andrea Scozzese ha portato il sodalizio romano definitivamente e stabilmente nell’élite del volley giovanile, con decine di atlete approdate nelle nazionali.

L’altro Premio Lazio è stato consegnato invece a Ernesto Mojoli, “la storia della pallavolo di Civitavecchia”.

A ritirarlo per lui la consigliera regionale Marina Pergolesi.

L’attuale presidente onorario dell’Asp Civitavecchia ha guidato il club a partire dal 1976, raggiungendo storiche promozioni nelle serie nazionali sia in campo maschile sia in quello femminile.

Comunicato stampa Federazione Italiana Palavolo

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