Il Vice Allenatore si apre in un faccia a faccia sul come si è avvicinato e, successivamente, entrato nel mondo del Rugby e sulle sue esperienze da giocatore e allenatore

Faccia a faccia con Damiano Lo Greco Vice Allenatore – All. dei Trequarti del Rugby Civitavecchia. 

Chi è Damiano Lo Greco? 

Lo Greco – Sono un ragazzo di 50 anni, sposato con Marzia, padre di Gaia e Giulio, sicuramente le mie mete più importanti. Appassionato di sport, viaggi, e montagna. 

Quando hai iniziato a giocare a Rugby e perché? 

Lo Greco – Ho iniziato nel 1982, casualmente, grazie a mio fratello. 

Il mio primo torneo in un vecchio stadio, vicinissimo al mare, …a Civitavecchia. 

In base alla tua esperienza quali sono le qualità per un allenatore di Rugby per avere la fiducia dei suoi giocatori? 

Lo Greco – Appassionato, onesto, responsabile, che sappia trasmettere la propria idea di gioco e di squadra attraverso l’ascolto ed il rispetto delle opinioni dei propri giocatori. 

Cosa conta di più in un giocatore di Rugby: “il talento, il carattere, la fisicità, altro per ottenere il successo?” 

Lo Greco – Il grande impegno, la passione, il rispetto e la responsabilità.  Il talento, il carattere e la fisicità possono aiutare, ma anche essere un limite.

Nella carriera sportiva di allenatore e di giocatore di Rugby ci sono momenti in cui ricevi critiche. Come si deve gestire la pressione e la critica in situazioni di difficoltà? 

Lo Greco – Le critiche non fanno mai piacere, ma spesso arrivano da chi vuole il meglio della propria squadra del cuore, quindi bisogna considerarle uno stimolo per continuare a lavorare con impegno, determinazione e responsabilità. 

Quali sono le componenti fondamentali per il Rugby Civitavecchia per raggiungere la serie A1 nel prossimo campionato da un punto di vista mentale e tecnico? 

Lo Greco – Per raggiungere obiettivi importanti tutti devono condividerli,  lavorare duramente per raggiungerli, consapevoli del fatto che gli ostacoli non mancheranno. Il primo vero obiettivo di staff e giocatori sarà quello di lavorare per creare un gruppo squadra forte e coeso, in particolare i ragazzi di Civitavecchia, lo zoccolo duro, dovranno far sentire a casa i nuovi innesti.  Invece chi entrerà a far parte di questa nuova famiglia avrà la responsabilità di ripagare la fiducia dimostrata, attraverso l’impegno costante e determinato sia in campo che fuori. Dal punto di vista tecnico la differenza la farà sicuramente la capacità di lavorate con grande intensità, mantenendo alto il focus sulla qualità, sui dettagli e sull’efficacia del gioco.

Riceviamo e pubblichiamo

Di Simone

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