Nella puntata del 15 dicembre 2025, il Golf Club Parco de’ Medici è stato protagonista di uno spazio speciale che ha ripercorso storia, presente e prospettive future di uno dei circoli più rappresentativi di Roma e del Lazio.
Ospite della trasmissione, Antonio Casto, Golf Manager del club, ha guidato gli ascoltatori in un racconto fatto di visione, investimenti e autentica passione per il golf.
Il Parco de’ Medici nasce all’inizio degli anni Novanta da un’intuizione dell’ingegner Gaetano Rebecchini, che trasformò un’area complessa e segnata dal passato in un progetto di riqualificazione ambizioso.
Durante la guerra l’area era destinata all’atterraggio degli idrovolanti.
Negli anni successivi divenne una discarica di calcinacci ed è stata poi completamente bonificata e riconvertita in un polo sportivo e ricettivo di oltre settanta ettari.
Un’opera che lo stesso fondatore considerava tra le più importanti della sua carriera, non solo dal punto di vista tecnico ma anche per il valore restituito al territorio.
La posizione del circolo rappresenta ancora oggi uno dei suoi maggiori punti di forza. A pochi chilometri dall’aeroporto di Fiumicino,
a breve distanza dal centro di Roma e facilmente raggiungibile dal Grande Raccordo Anulare, il Parco de’ Medici consente a soci e visitatori di vivere il golf anche nei ritagli di tempo.
Una collocazione strategica che rende il club particolarmente attrattivo per i giovani e per chi lavora in città.
Il Parco de’ Medici offre tre percorsi per un totale di 27 buche, con un campo principale da 18 buche par 72 e un percorso più corto, molto apprezzato sia per l’allenamento sia per un gioco più rilassato.
Il disegno del campo, firmato dall’architetto Davide Mezzacane con il contributo di Fabiano Rebecchini, lo rende tecnico ma divertente,
caratterizzato da numerosi ostacoli d’acqua e da una conformazione mossa che ha permesso negli anni di ospitare importanti competizioni nazionali, in particolare femminili.
Grande attenzione è stata dedicata anche agli investimenti recenti e futuri. Il rifacimento dei green, già molto apprezzati per qualità e velocità,
e l’avvio di un nuovo impianto di irrigazione completamente automatizzato sono interventi pensati per migliorare ulteriormente la giocabilità, l’efficienza gestionale e la sostenibilità del campo.
Accanto all’offerta sportiva, il Golf Club Parco de’ Medici può contare su una struttura organizzativa completa e ben articolata.
Il club dispone di un ampio campo pratica con dieci postazioni coperte e dieci scoperte, affiancato da pitching green e putting green dedicati all’allenamento tecnico.
Il pro-shop e il servizio di caddie master rappresentano punti di riferimento fondamentali per soci e ospiti, così come il ristorante e il bar, luoghi di convivialità che completano l’esperienza del club.
Gli spogliatoi, distinti per soci e ospiti, garantiscono funzionalità e comfort.
Una caratteristica unica del Parco de’ Medici è la presenza di tre strutture alberghiere situate intorno al campo, per un totale di circa 800 camere.
Un elemento che riflette pienamente la visione originaria del fondatore: creare un vero polo turistico golfistico, capace di attrarre giocatori italiani e internazionali e di rendere il golf parte integrante dell’offerta turistica della Capitale.
Accanto alle strutture, il club può contare su un’organizzazione solida, fatta di professionalità storiche e figure chiave che da decenni rappresentano un punto di riferimento per soci e ospiti.
Centrale anche il settore giovanile, con una scuola golf attiva e risultati di rilievo a livello nazionale, segno di un lavoro costante sulla crescita sportiva e sull’aggregazione.
Lo sguardo finale è rivolto al futuro del golf in Italia, con particolare attenzione alle iniziative federali dedicate ai neofiti, come Golf Pop, che mirano ad avvicinare nuovi giocatori a questo sport in modo semplice e accessibile.
In questo contesto, il Parco de’ Medici continua a proporsi come un luogo dove tradizione e innovazione convivono, confermando il golf come sport capace di creare comunità, cultura e visione.
In un momento in cui il golf ha bisogno di essere raccontato e condiviso, il Parco de’ Medici dimostra che il golf può essere, prima di tutto, una storia da vivere.
Francesca Alvi – TalkCity.it Redazione