Dall’Associazione ‘Santa Marinella Per Il Bene Comune’: “Dopo il TAR anche il Parlamento si interessa dell’atteggiamento del nostro Sindaco”

<<Alla Camera dei Deputati il 9 febbraio è stata protagonista Santa Marinella! Per sfortuna dei suoi cittadini, però, la Perla del Tirreno è balzata agli onori della cronaca non per meriti ma per l’ambiguo atteggiamento dell’Amministrazione sui referendum comunali.

La vicenda, già portata all’attenzione dei Giudice (sarà oggetto di udienza del Consiglio del TAR Lazio il 2 marzo; imbarazzante la difesa dell’Amministrazione che ha puntato esclusivamente a evitare il giudizio), è diventata il tema di un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

I tanti dubbi seguiti alle scelte del Sindaco e della sua maggioranza hanno indotto il Segretario Nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare di LEU, a depositare quesiti che evidenziano come effettivamente la partecipazione democratica sia stata calpestata e la salute dei cittadini messa ripetutamente a rischio.

La superficialità con cui è stata gestita la sicurezza pubblica in piena emergenza pandemica suscita più di una perplessità. Il modo in cui, invece, sono stati sviliti la democrazia, il confronto e il dibattito rischia di creare una frattura non più rimarginabile tra istituzioni e popolazione.

La gravità di quanto accaduto a Santa Marinella negli ultimi due anni deve essere assolutamente posta all’attenzione del Ministro e, se questo riterrà opportuno, dovrà interessare anche il giudizio del Prefetto.

Il documento prende in considerazione l’intera storia dei Referendum comunali. Si passa dalla decisione del Sindaco di non concedere proroga alle scadenze, che costrinse il Comitato a raccogliere firme in regime di “zona rossa”, ignorando i rischi che i cittadini correvano ( Il comitato responsabilmente sospese i banchetti per quasi 3 mesi ), sino ad arrivare alle sospette modifiche del Regolamento comunale, che riducono i controlli sulla regolarità delle votazioni, i tempi e gli spazi per il confronto democratico e fissano la data delle consultazioni in un giorno compreso nel periodo di emergenza sanitaria, convogliando 15.000 cittadini votanti in un unico luogo (alla faccia del divieto di assembramento!).

Questo il link dell’interrogazione parlamentare: https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4%2F11312&ramo=CAMERA&leg=18&fbclid=IwAR03RcnB0ax5aIsRFEAj8ViGRUKhyqw1l8U7OEWW59qpRRg5U2ScdVTnCS8

All’interno del testo dell’interrogazione ci sono anche delle vere e proprie chicche. Su tutte spiccano le false dichiarazioni del Sindaco come quella apparsa su un quotidiano locale in cui il primo cittadino affermava che i Referendum a Santa Marinella non si potessero svolgere perché il Presidente della Repubblica lo aveva vietato con apposito Decreto (tesi più volte ripresa da Assessori e consiglieri di maggioranza).

Il ministro dell’Interno dovrà rispondere se questo atteggiamento, che più volte e in più modi ha messo a rischio la salute e la sicurezza di tantissimi cittadini, non sia sanzionabile e se non sia il caso che si chieda l’intervento del Prefetto di Roma.

Dovrà anche spiegare come sia possibile che la Democrazia e la partecipazione vengano messe a rischio dall’irresponsabilità di una maggioranza comunale, più attenta agli interessi del profitto privato che ai vantaggi della collettività. Infine dovrà anche rispondere come sia possibile che i cittadini siano stati costretti ad autofinanziarsi per tutelare diritti costituzionalmente garantiti e difendersi da chi quei diritti dovrebbe tutelare.

Quella che doveva rappresentare una pagina festosa e importante per la collettività santamarinellese si è trasformata in una indecente vetrina per l’Amministrazione e le minacce fatte arrivare al Comitato referendario in questi ultimi giorni fanno immaginare che non sia ancora finita…>>

Comitato dei cittadini per i referendum “Santa Marinella Per Il Bene Comune” 

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