24 marzo 1944: le truppe tedesche misero in atto il tragico eccidio delle Fosse Ardeatine, dove persero la vita 335 persone

Fosse Ardeatine

Oggi ricorre il 79° anniversario dal tragico eccidio delle Fosse Ardeatine, ossia l’uccisione dei 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti, trucidati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe tedesche, senza alcun preavviso.

Così la Polizia di Stato commemora le vittime cadute nell’esecuzione di massa:

“Sono passati 79 anni da quel tragico 24 marzo del 1944, quando furono trucidate, per mano dei nazisti, 335 persone all’interno delle Fosse Ardeatine a Roma.

Il massacro fu una rappresaglia che l’esercito occupante mise in atto a seguito di un attentato, in cui la Resistenza fece esplodere diversi ordigni in via Rasella mentre transitava un plotone di soldati tedeschi.

Ne morirono 32 e, per ognuno di loro, si scelse di giustiziare 10 italiani.

Tra le vittime che ricordiamo oggi c’erano anche 2 poliziotti: Maurizio Giglio e Pietro Lungaro

Maurizio, prima di essere arrestato per colpa di un delatore, combatté a lungo contro i nazisti e collaborò con l’intelligence americana.

Pietro, dopo l’armistizio e l’occupazione nazista, si avvicinò ai gruppi partigiani, ai quali fornì importanti aiuti.

Anche lui fu tradito da un delatore e arrestato”.

N. C.

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