La Regione Lazio conferma il suo impegno nel valorizzare il territorio e le eccellenze culturali locali, con un sostegno concreto alle candidature per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.
A dichiararlo è l’assessore alla Cultura, Simona Baldassarre, che ha inviato lettere di supporto ai sindaci delle città coinvolte, sottolineando il valore storico, artistico e naturalistico delle proposte.
«Il Lazio è uno scrigno da scoprire, una Regione ricca di storia, natura, cultura, borghi romantici e città dinamiche. Un tesoro spesso oscurato dalla grande bellezza di Roma», ha dichiarato Baldassarre.
«È fondamentale promuovere e far conoscere le realtà locali che possono ambire a riconoscimenti importanti».
Tre sono le candidature sostenute ufficialmente dalla Regione. La prima è quella del Comune di Anagni, affiancato dai Comuni di Alatri, Ferentino e Veroli, che punta a valorizzare una rete dal grande valore storico-artistico inserita in una cornice naturalistica di pregio.
La seconda riguarda i Comuni di Pomezia e Ardea. L’obiettivo è, dunque, di raccontare un territorio in continua trasformazione, capace di unire le proprie eccellenze culturali, promuovere lo sviluppo e la coesione sociale attraverso la cultura.
Infine, la terza candidatura è quella del Comune di Tarquinia, che include anche numerosi comuni dell’Etruria laziale e della Tuscia – tra cui Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella e Tolfa. Questi territori coniugano storia, mare e tradizioni antiche, dall’epoca etrusca al Medioevo.
«Tre proposte che meritano di vincere la posta in palio, e per le quali tifo con tutto il cuore», ha poi concluso Baldassarre. «Con le nostre lettere di sostegno ai sindaci, vogliamo mostrare che siamo una squadra unita per far vincere la nostra terra».
Giorgia Iacomelli Redazione Talkcity.it