In data odierna, su proposta dell’Avv. Norma Natali è stata protocollata presso la Procura della Repubblica di CivitavecchiaAMP, l’opposizione alla richiesta di archiviazione delle indagini, rispetto alle 16 denunce/querele presentate nel mese di Aprile 2020.
Ricordiamo che, presso la struttura Madonna del Rosario di proprietà della Società GIOMI Srl, sono morte 22 persone nei mesi di marzo ed aprile 2020.
Ciò secondo noi è accaduto perché all’interno della struttura non sono state applicate le Leggi e le normative emanate sia dal Ministero della Salute, sia dalla Regione Lazio.
La mancanza di DPI (mascherine, tute, ecc. ) e la mancata distanza di sicurezza tra pazienti e operatori (il così detto distanziamento sociale) ha contribuito alla diffusione del virus, causando anche la gravissima carenza di personale sanitario, che non ha potuto assistere adeguatamente i degenti della struttura.
Ribadiamo ancora una volta che il personale dipendente della struttura (Infermieri, Operatori ecc.) è stato sempre difeso da noi e sempre lo sarà, in quanto vittime anche loro del sistema.
Va tutto il nostro ringraziamento per quello che hanno fatto nei confronti dei nostri cari, con attenzioni continue, come se fossero loro cari; molti li chiamavano “ Zia/o” “ Nonna/o “, erano i loro riferimenti al posto nostro.
In questa triste vicenda non dobbiamo dimenticare che le strutture “RSA“ sono accreditate dalla Regione Lazio e sono parificate a strutture pubbliche a tutti gli effetti, per cui un ruolo fondamentale lo doveva avere la ASL RM 4 che è tenutaria della gestione dell’accreditamento, del controllo, della sorveglianza e del rispetto delle leggi in vigore.
Questo è confermato dalla matematica:
Nella nota della Procura leggiamo:
“Considerato che le misure adottate per affrontare il Covid erano rispondenti al Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro, del 14.03.2020 e 24.03.2020, del D.L. 17.03.2020 n. 18 e Circolare del Ministero Salute n. 14915 del 29.04.2020; che, pertanto la notizia di reato è infondata“.
Noi, parenti delle persone che sono decedute perché positive presenti nella struttura, o di tutte quelle che sono riuscite a salvarsi subendo traumi psicologici importanti, vogliamo giustizia affinché ciò non accada più.
Comitato Parenti Madonna del Rosario Civitavecchia
21 marzo 2023
Riceviamo e pubblichiamo