L’articolo 33 della Costituzione italiana riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme
La Polisportiva Montalto ed il Comune di Montalto di Castro, con i patrocini di Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Coni e Uisp, hanno tenuto un dibattito sullo Sport in Costituzione, recentemente introdotto dal Parlamento italiano.
#Dica33! È il motto scelto per questo dibattito che ha voluto essere non solo un confronto, ricco di importanti contributi, ma una giornata di festa per la recente introduzione in Costituzione del Diritto allo Sport, sancito dall’art 33.
Dica 33 perché lo sport è salute, mentale, fisica, psichica: ogni euro speso per lo sport è un euro risparmiato per la salute. Perché grazie alla corsa, al ciclismo, alla pallavolo, al Karate, al Judo, a qualsiasi attività sportiva, è la medicina a dirlo, si guadagna in salute, in aspettativa di vita, in socialità.
Dal Parlamento italiano è arrivata questa importantissima modifica costituzionale, che rende appunto lo sport un diritto, come la salute, l’istruzione, il lavoro. Dal Parlamento che lo ha legiferato, ne vogliamo parlare sul territorio.
Quali applicazioni avrà in sostanza l’articolo 33? Quali cambiamenti apporterà nell’ambito delle federazioni sportive, delle associazioni del settore, l’acquisizione di questo diritto?
Ne abbiamo parlato con importanti e rappresentative personalità del settore, come:
Introduzione del Sindaco di Montalto di Castro, Emanuela Socciarelli, del delegato allo Sport, Emanuele Miralli e del Presidente della Polisportiva Montalto, Massimo Maietto. Modera Stefano Tienforti, giornalista, tecnico federale e Speaker ufficiale Corrintuscia.
Al termine del dibattito, alle ore 12.30, in Piazza Matteotti, è stato presentato, in collaborazione con la Libreria “Il Bianconiglio” e alla presenza dell’autore, il libro “Baci Olimpionici – storie d’amore e di medaglie d’oro” di Valerio Piccioni.
“Le Olimpiadi sono come gli amori che hanno fatto nascere: un percorso che parte con un sogno e poi diventa gioia, delusione, prime pagine o minuscoli ritagli. Bisogna avvicinarsi con la consapevolezza che non basta afferrare l’attimo fuggente per capirne lo spirito. Spesso ci arrivi con soggezione, ma poi c’è quasi sempre un momento in cui ti senti a casa. Qualcosa che ti sorprende e ti conquista”.
Riceviamo e pubblichiamo