C’è un momento in cui le infrastrutture smettono di essere solo opere e diventano simboli. Per l’aeroporto di Roma Fiumicino quel momento è arrivato.
Il pieno sostegno espresso dalle società di handling al Masterplan per lo sviluppo sostenibile al 2046 presentato da Aeroporti di Roma (ADR) segna una svolta decisiva nel percorso di consacrazione definitiva dello scalo come hub di riferimento mondiale.
Airport Handling, AviaPartner e Aviation Services, in una nota congiunta, hanno parlato senza mezzi termini: la partnership con il gestore aeroportuale rappresenta un “volano di qualità, sicurezza, sviluppo occupazionale e stabilità sociale”.
Parole che vanno oltre il linguaggio tecnico e fotografano una realtà ormai evidente agli operatori internazionali: Fiumicino non è più soltanto il principale aeroporto italiano, ma un asset strategico del sistema europeo del trasporto aereo.
Il Masterplan al 2046, imperniato su criteri di sostenibilità ambientale, crescita infrastrutturale e innovazione dei servizi, è considerato dagli operatori dell’handling uno snodo imprescindibile per intercettare l’aumento del traffico aereo su Roma e sull’Italia, oggi già “nettamente superiore a quello di molti altri Paesi europei”.
Senza un adeguamento della capacità, avvertono le aziende, il rischio sarebbe una perdita di competitività non solo per lo scalo, ma per l’intero sistema Paese.
I numeri parlano chiaro. Il comparto dell’handling a Fiumicino impiega circa 4.500 lavoratori e negli ultimi dieci anni ha registrato una crescita occupazionale di circa il 25%.
Una dinamica che, secondo le stime, è destinata ad accelerare.
Lo studio appena pubblicato dalla Luiss attribuisce al Masterplan ricadute economiche di portata storica: 18 miliardi di euro di valore aggiunto e 67.100 nuovi posti di lavoro nel solo Lazio, con una quota significativa proprio nei servizi a terra.
In questo quadro, Fiumicino emerge come piattaforma globale, capace di coniugare efficienza operativa, qualità del servizio al passeggero e sostenibilità sociale.
Un modello che rafforza il posizionamento competitivo dell’hub romano nelle classifiche internazionali e consolida la sua reputazione di aeroporto all’avanguardia, già premiato negli ultimi anni per standard di eccellenza.
Da qui l’appello delle società di handling alle istituzioni: garantire un’“efficace e rapida gestione dell’iter autorizzativo” del nuovo Masterplan.
Perché la sfida non è più se Fiumicino debba crescere, ma quanto rapidamente l’Italia voglia cogliere l’opportunità di avere, al centro del Mediterraneo, un aeroporto definitivamente consacrato tra i grandi hub mondiali.
Corrado Orfini