Un tripudio di emozioni alla kermesse che ha omaggiato la Giornata internazionale della Donna e inaugurato la stagione concertistica 2024 dell’Associazione Massimo Freccia

Al Centro di Arte e Cultura di Ladispoli, le otto soliste, accompagnate dall’Orchestra giovanile Massimo
Freccia diretta dal Maestro Massimo Bacci, si sono avvicendate in partiture solistiche da J.S. Bach a F.
Mendelssohn mostrando non solo la loro bravura, ma la grande voglia di far musica insieme, unite in un
coinvolgente entusiasmo supportato da un preciso rigore stilistico.

Il Concerto per due violini e Archi di Bach, una delle opere più apprezzate del genio tedesco, ha trovato in
Giulia Indino e Lisalinda Campi due ottime soliste che hanno interagito con forte empatia amalgamando
pienamente con il tessuto concertante dell’orchestra e rasserenando tutti in quella pagina estatica del
Largo nel secondo movimento del concerto.

La violinista Silvia Muscolino, con molta bravura, ha ben dominato il virtuosistico Concerto n. 22 di G.B.

Viotti, un’opera che rappresenta un punto preciso dell’evoluzione violinistica, tanto apprezzata da Brahms
al punto da trarne ispirazione per il suo grande concerto per violino.

Dopo il bellissimo suono della clarinettista Simona Patella che ha eseguito il famoso Adagio di Benedetto
Marcello, le giovanissime violiniste, Gaia Messina, Martina Badiali e Federica Bandiera, ci hanno donato tre
belle e fresche letture dei brani di Kuchler, Millies e Portnoff.

Infine quel capolavoro unico del Concerto in Mi minore per violino e orchestra di Mendelssohn che ha trovato nella giovanissima violinista Sofia Midori Bisozzi, 14 anni, un’interprete che ha sbalordito e rapito tutti per la sua tecnica precisa unita ad una sorprendente e già matura sensibilità.

“Tutte le soliste e l’orchestra di cui loro stesse fanno parte – ci illustra il M° Massimo Bacci – sono frutto di
quella fucina che è stata la formazione dell’Orchestra giovanile Massimo Freccia, un Sistema di far musica
che ho creato grazie all’ispirazione, all’esperienza ed alla forte volontà del grandissimo direttore d’orchestra Massimo Freccia e sua moglie Nena che questo territorio ha avuto il privilegio di ospitare per anni.

Seguire e contribuire alla crescita di questi giovani musicisti è per me una tale gioia che ripaga ampiamente gli sforzi necessari per portarla avanti; basta pensare a quanti di loro sono diventati affermati professionisti, rivestendo anche importanti incarichi di prime parti in istituzioni concertistiche in campo nazionale ed internazionale.

Infine, in questa Giornata dedicata alle Donne, vorrei mettere in rilievo la figura di una donna unica per
eccellenza culturale e stile, Maria Luisa Azpiazu Freccia.

Nei sui 101 anni, poche donne hanno contribuito come lei a catalizzare e promuovere non solo la musica, ma la pittura, la letteratura e la filosofia ai massimi livelli internazionali; musa di Lam, amica di Hemingway, Picasso, Toscanini, Heifetz, Gershwin, Milstein, Horowitz, Maria Zambrano e… potremmo andare avanti all’infinito”.

Riceviamo e pubblichiamo

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