L’allenatore degli U16 Elite nerazzurri alla vigilia dell’ultima partita di campionato in cui ci si giocherà la salvezza ci ha parlato del clima attorno alla partita, del futuro del Civitavecchia Calcio e non solo

Uno dei giocatori simbolo degli ultimi 2 decenni del calcio civitavecchiese, ora da alcuni anni giunto in una nuova avventura di carriera, Fabrizio Boriello

Mister, siamo quasi alla viglia dell’ultima giornata di campionato; qual’è l’atmosfera attorno all’ambiente per questo scontro salvezza in casa contro la Dabliu New Team?

Siamo giunti ormai agli ultimi 90 minuti della stagione, la partita è da dentro o fuori, tutti siamo indirizzati verso l’obbiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio anno, ci arriviamo carichi, consci delle nostre potenzialità e della nostra forza e con un briciolo di rammarico per non aver chiuso prima i giochi.. Ma ormai è inutile guardarsi dietro, dobbiamo solo rimanere concentrati e giocare con estrema lucidità, calma e intelligenza.

Quest’anno sicuramente uno dei protagonisti dell’annata è stato Gianmarco Pane, al momento capocannoniere del campionato, com’è allenare questo ragazzo e crede che abbia le carte giuste per poter sognare un futuro nella prima squadra nerazzurra?

Pane è sicuramente uno dei ragazzi che ha fatto bene quest anno, ma non l’unico, ce ne sono tanti che sono cresciuti, che hanno potenzialità enormi; i ragazzi di oggi purtroppo hanno molte distrazioni e poca voglia di sacrificarsi; se il calcio per loro potrà essere un “lavoro” o comunque potrà togliergli soddisfazioni lo dovranno mettere nelle prime posizioni di importanza della vita e non come passatempo ma ripeto, di ragazzi con enormi capacità e potenzialità ce ne sono.

Come ha vissuto personalmente quest’annata da allenatore degli U16 Elite nerazzurri?

Quest’anno è stata una bella sfida che ho voluto vivere; purtroppo lo scorso anno, per varie vicissitudini e un po’ di sfortuna, questo gruppo è retrocesso quindi, venire da una retrocessione non è mai facile, però con il lavoro quotidiano, con il sacrificio e con l’abnegazione ci siamo tolti molte soddisfazioni, giocato ed interpretato ottime gare, siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista, come gruppo, come singoli, come squadra. Di questo devo molto ai ragazzi che si sono messi a disposizione per crescere.

(Messaggio Elettorale a pagamento)

Ci sono varie voci sulla possibile scissione del rapporto di unione fra il Civitavecchia e il DLF; qual’è il suo parere su questa voce uscita fuori negli ultimi giorni?

Di voci ne girano tante, al momento mi concentro esclusivamente sulla partita di domani. Mi limito a dire semplicemente, sull’argomento, che più forze insieme rendono sicuramente più competitiva uno società, un’azienda, un team. Competenze, professionalità, risorse, capacità possono andare di pari passo se tutti rimangono umili, uniti e si mette davanti a tutto il bene di ragazzi, futuri giocatori e città che può competere (come successo negli ultimi anni con i play off raggiunti da gruppi del Civitavecchia) con realtà storiche e granitiche di Roma.

La sua esperienza da allenatore è iniziata da vari anni dopo una grande carriera da calciatore; ti senti ormai diretto totalmente verso questa esperienza e quali sono i suoi obiettivi alla lunga dopo aver intrapreso questa nuova carriera?

Nel calcio giocato ho dato tanto e ricevuto tantissimo; ho iniziato qualche anno fa l’esperienza di allenatore, che sicuramente è tutt’altro e non è detto che un buon giocatore sia un bravo allenatore però mi impegno, mi aggiorno, cerco di trasmettere la passione e l’amore che ho per questo sport ai miei ragazzi. È un “mestiere” stupendo, mi piace e, così come ho fatto da calciatore, do tutto me stesso e cerco di migliorare quotidianamente. Mi auguro che possa togliermi molte soddisfazioni e di essere apprezzato per quello che sono.

S. I.

Di Simone

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