A poco più di due anni dall’insediamento della nuova amministrazione, la città di Fiumicino si presenta oggi come un laboratorio di innovazione amministrativa, trasparenza e visione internazionale.
Un cambio di passo netto rispetto al passato, fondato su una politica di discontinuità radicale che ha messo fine a vecchie logiche e consolidato un modello nuovo: efficiente, trasparente e con ambizioni globali.
Considerando che nel primo anno di Amministrazione la Giunta Baccini ha dovuto fare i conti con un bilancio ereditato dalla precedente gestione, in realtà le basi gettate per un cambiamento radicale sono state messe in campo da un anno scarso, e già si vedono i primi risultati.
Uno dei fronti su cui il cambiamento è stato più evidente è quello della gestione dei tributi.
Dopo anni di criticità, l’amministrazione ha avviato un’opera di messa in sicurezza di Fiumicino Tributi, accompagnata da una guerra all’evasione che ha prodotto risultati concreti: milioni di euro recuperati, nuovi contribuenti iscritti alla TARI e un sistema di riscossione finalmente efficiente.
“Abbiamo trovato una macchina fragile – spiegano dall’amministrazione – e l’abbiamo rimessa in piedi senza scorciatoie.
Non ci siamo limitati alle parole: abbiamo cambiato i dirigenti, avviato rotazioni, imposto criteri di trasparenza assoluta.
Abbiamo ereditato dirigenti scelti dalla precedente amministrazione e, con loro, abbiamo comunque gestito il bilancio del primo anno, per garantire legalità e continuità.”
L’idea di Fiumicino come semplice “paese” è ormai superata. La visione è quella di una città internazionale, proiettata nel mondo grazie allo sviluppo di due porti ormai in via di realizzazione e a una nuova fase di crescita dell’aeroporto.
“Non vogliamo una città piegata al passato. Chi ha paura di cambiare, oggi è contro di noi. Noi vogliamo una città che parli con l’Europa e con il mondo.” è il dictat voluto dal Sindaco Baccini, al quale non intende prescindere.
Discontinuità anche nelle opere pubbliche: sono stati recuperati e corretti numerosi progetti ereditati dalla passata giunta, alcuni dei quali considerati sbagliati o incompleti.
Tra questi, dopo diversi impianti sportivi messi a norma, presto la gara per portare a termine il progetto dell’auditorium, che sarà rifatta per garantire trasparenza e qualità.
È stato rilanciato anche il processo di decentramento amministrativo, per avvicinare sempre più i servizi ai cittadini.
Il sindaco Baccini non si mai nascosto; resettare un sistema che per anni ha vissuto di permessi, compromessi e silenzi.
Non si sorprenderà il primo cittadino che nessuno gli mandi fiori se sta cercando di moralizzare un’intera macchina amministrativa. Questo probabilmente a qualcuno dà fastidio, ma è la strada giusta.
Fiumicino oggi si candida a diventare un modello: non solo per la gestione finanziaria e per lo sviluppo
infrastrutturale, ma anche per il coraggio politico di rompere con le incrostazioni del passato.
Una città che costruisce, ogni giorno, un’identità nuova, forte e credibile. Una città internazionale, capace
di parlare al mondo ma senza dimenticare i suoi cittadini.
La nostra vuole essere un’analisi asettica, in un momento in cui c’è chi vorrebbe distrarre l’attenzione dai
fatti reali a favore di voci incontrollate, preferiamo basarci su numeri inconfutabili; la strada è quella giusta
e nessuno può negarlo.
TalkCity.it Redazione