Avere come ospite durante la diretta della Web Radio di Talk City un lustre personaggio della storia del giornalismo italiano com’è l’ex direttore dell’Espresso è stato un onore. Marco Damilano interverrà durante l’evento che andrà in scena al Teatro Comunale Traiano il 20 novembre dedicato a Iqbal Masih.
La storia di questo bambino operaio pakistano, divenuto poi attivista nella lotta contro il lavoro infantile, fa rabbrividire.
In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti per l’Infanzia, il Comune di Civitavecchia organizza un’ iniziativa sulla vera storia di Iqbal Masih, ragazzo pakistano di 12 anni divenuto in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
A Iqbal sono dedicate molte scuole anche in Italia.
Un bambino su tre viene sfruttato prevalentemente nell’agricoltura familiare e nel piccolissimo commercio.
In America Latina lavorano il 15 – 20% dei bambini al di sotto dei 15 anni e non pochi di loro sono anche ragazzi di strada: si occupano delle piantagioni ma vanno anche nelle miniere e nelle fabbriche d’abbigliamento.
Ma anche in Italia secondo l’associazione “Save The Children” sarebbero 350 mila i bambini e gli adolescenti che lavorano magari proprio nell’azienda di famiglia.
Alla rappresentazione teatrale seguirà un dibattito con il noto giornalista Marco Damilano con il supporto di Daria Geggi in collaborazione con il centro di solidarietà “Il Ponte”, l’alto patrocinio Gariwo Network e Produzioni Raffaello.
Di certo, le parole sapienti del giornalista, scrittore e saggista Marco Damilano sapranno raccontarla al meglio.
I più giovani lo ricordano come personaggio presente, per quasi un decennio, durante ogni puntata di Propaganda Live fino al 2022. L’addio al programma di La7 è arrivato durante lo stesso anno in cui l’ormai ex direttore dell’Espresso ha lasciato, tramite una mail, proprio la sua carica nello storico settimanale (fondato nel 1955) con sede a Roma.
Nella suddetta email ha ripercorso i suoi primi passi all’interno della redazione e ha, poi, indicato le motivazioni del suo gesto. “Fui assunto il primo marzo del 2001 ed entrai con forte emozione dentro la mia stanza”, dice la sua lettera di addio al settimanale (Fonte: Lespresso.it).
“Nelle stanze si fumava e c’erano Edmondo Berselli, Guido Quaranta e il mio adorato Giampaolo Pensa”, ha poi proseguito citando solo alcuni dei nomi più iconici del giornalismo di quel tempo.
Infine, le motivazioni del suo addio: “L’Espresso è cambiato come si fa con una casa partendo dall’arredamento, passando dalle suppellettili, fino a venderla. Ne prendo atto, è una questione di dignità e coscienza”. Infatti, nel 2022 il settimanale è stato venduto dal Gruppo GEDI al gruppo BFC Media.
I richiami storici sono d’obbligo quando si parla di Marco Damilano e tutta Civitavecchia è ben lieta di ospitarlo al Traiano visto il suo trascorso.
L’evento è dedicato agli studenti, ma saranno molti gli estimatori del giornalista pronti ad ascoltare le sue parole in merito a un tema così delicato com’è quello dello sfruttamento minorile.
Nato il primo gennaio del 1983, il piccolo bambino pakistano Iqbal Masih ha conosciuto l’età adulta troppo in fretta. Nacque in una famiglia molto povera e a soli quattro anni lavorava già all’interno di una fornace.
L’anno seguente, poi, il padre lo vendette a un commerciante di tappeti per poter sanare i suoi debiti, dovuti anche al matrimonio di una delle sorelle più grandi di Iqbal.
All’interno della casa-prigione del venditore di tappeti vi erano anche altri bambini e il piccolo Iqbal prometteva loro di scappare un giorno. Lo fece una prima volta, ma venne riportato indietro da alcuni agenti corrotti.
Poi lo fece ancora ma, questa volta, riuscì a farsi aiutare da alcuni membri di un’associazione per poter far arrestare i suoi aguzzini e liberare gli altri bambini.
Dopodiché, Iqbal è riuscito a farsi conoscere nel mondo come attivista in grado di portare la voce dei piccoli schiavi in tutto il pianeta. Il 16 aprile del 1995, però, la mafia dei tappeti lo raggiunse a Muridke (città in cui è anche nato) e mentre giocava in spiaggia con degli amici fu assassinato con dei colpi di pistola.
Il 20 novembre si celebra la Giornata mondiale dei diritti per l’infanzia e al Traiano, alle ore 9.30, ci sarà una rappresentazione teatrale cui seguirà un dibattito. Le parole del dottor Marco Damilano sulla nostra Web Radio in merito alla storia di Iqbal sono state molto toccanti. Sicuramente, lo sarà anche ciò che dirà durante l’evento.
“La situazione in questi ultimi anni è peggiorata, anche perché abbiamo visto come i bambini sono sempre più il target delle guerre e i dati di Gaza sono spaventosi”, ha affermato il giornalista.
“In molte parti del mondo i bambini sono schiavizzati e non soggetti a diritti. Una società sana, invece, li vede come portatori di diritti, come soggetti politici e giuridici. Invece sono bistrattati perché non hanno voce, non votano e non hanno rappresentanza”, ha poi aggiunto.
Ricordando Iqbal, poi, ha concluso così: “Ricordiamoci che era un sindacalista, ha insegnato a dire di no allo sfruttamento e a mettersi insieme per dire di no allo sfruttamento. Possiamo definirlo come un vero profeta del nostro tempo, dove le forme associative e di lotta collettiva sono da ripensare rispetto al ‘900. Resta la spinta che le lotteAMP si fanno insieme e le battaglie sono collettive. Il fatto che un bambino lo aveva capito è significativo e una lezione per il mondo degli adulti che l’ha dimenticata”.
Michelangelo Loriga