Il Presidente della N.C. ha voluto chiarire gli ultimi fatti fino alla riconsegna delle chiavi dello Stadio del Nuoto al Comune

Una lunga, articolata e accorata intervista quella di Marco Pagliarini, presidente della NC Nuoto e

Pallanuoto, andata in onda su TalkCity Webradio.

Al centro del dibattito la chiusura della gestione dello Stadio del Nuoto – PalaGalli, impianto simbolo

dello sport civitavecchiese, restituito al Comune dopo la scadenza dei termini concessori.

Abbiamo consegnato le chiavi, ma con l’amaro in bocca. Il rischio è che lo Stadio del Nuoto faccia la stessa fine del Fattori”, ha dichiarato Pagliarini, ricordando l’ormai annosa vicenda dello stadio cittadino chiuso da oltre sei anni.

Pagliarini non ha nascosto l’amarezza per come si è conclusa la gestione dell’impianto:

È stata una gestione difficilissima, costosissima. Senza l’aiuto dell’amministrazione comunale era quasi

impossibile andare avanti. Abbiamo resistito, ma a un certo punto è sembrato che questo epilogo fosse

quasi voluto”.

Nonostante le difficoltà, il presidente rivendica i traguardi raggiunti: “Abbiamo portato avanti un’attività

sportiva continua, accogliendo anche la nazionale femminile di pallanuoto per la preparazione. Risultati

importanti per i giovani e per la città”.

L’intervento ha toccato anche aspetti più ampi e culturali, denunciando un clima poco collaborativo: “A

Civitavecchia esiste un modo di fare: se non lo gestisco io, allora è meglio che non lo gestisca nessuno. E

così si lasciano morire gli impianti”.

Un esempio concreto è l’ex campo sportivo a Campo dell’Oro, adiacente al Palagalli: “È lì, abbandonato.

Inutilizzabile. E nessuno se ne prende cura”.

Pagliarini ha poi parlato del nuovo bando europeo per la gestione dello Stadio del Nuoto, che tarda ad

arrivare: “C’è grande silenzio, ma serve chiarezza. Le piscine non sono campi da calcetto: hanno costi

enormi e vanno gestite con una logica diversa”.

Senza un intervento del Comune, secondo Pagliarini, il bando rischia di penalizzare proprio le realtà locali:

“Se non si prevede un contributo pubblico o un calmieramento per le società sportive locali, chi verrà a

gestire l’impianto lo farà con costi insostenibili per le stesse. E lo sport cittadino rischia di restare fuori”.

Sulla possibilità che NC partecipi al nuovo bando, Pagliarini frena: “Valuteremo. Dipenderà dalle

condizioni. Abbiamo fatto miracoli per mantenere l’impianto attivo, ma oggi paghiamo conseguenze

personali ed economiche pesantissime”.

E chiude con un appello alla responsabilità istituzionale: “Abbiamo avuto ottimi rapporti con la

Federazione Italiana Nuoto. Lo Stadio del Nuoto è rimasto aperto anche grazie al loro supporto.

Se vogliamo salvare questo patrimonio, bisogna collaborare, non distruggere. Non possiamo permetterci

di tenere chiuso questo impianto”.

Pagliarini ha annunciato che la prossima settimana terrà una conferenza stampa in cui spiegherà le sue

motivazioni in merito al suo parziale passo indietro nella gestione dell’impianto, evidenziando che «le

chiavi sono state consegnate solo in funzione dei lavori, ma la nostra uscita è tutt’altro che totale».

L’occasione sarà anche un momento di bilancio e trasparenza su ciò che è stato fatto, ciò che si sta

facendo e ciò che si vorrebbe ancora realizzare per il futuro dello sport cittadino.

“Mi sembra che alla base di tutto ci sia un problema di rapporti. Lo sport dovrebbe favorire l’apertura e la parola, invece vedo molti silenzi.”

Pagliarini ha parlato di un dialogo mancato, citando episodi come la mancanza di chiarezza sull’uso e sul

destino del Palazzetto dello Sport e la totale assenza di comunicazioni ufficiali da parte di figure

istituzionali, salvo rare eccezioni.

Il presidente ha messo in guardia sul rischio che lo stadio Marco Galli possa trasformarsi in un “deserto

sportivo”, a causa di scelte politiche e amministrative poco lungimiranti: “Abbiamo delle realtà

impiantistiche che lavorano bene. Non si può ignorare questo. Se si decide di investire cifre importanti su

altri impianti, bisogna anche chiedersi a quale prezzo.”

Non ha risparmiato critiche alle politiche di affidamento degli impianti e all’impatto negativo che il

fallimento dei bandi ha avuto sulle società sportive, parlando apertamente di “fallimento dell’ingresso

del Movimento Cinque Stelle in questa partita”.

Importante anche il passaggio sul legame stretto tra NC e la Federazione Italiana Nuoto, rappresentata

da Paolo Barelli: “La Federazione si è sempre dimostrata disponibile. Ma non ha ricevuto riscontri dal

Comune, nemmeno sul tema PNRR. E quando c’è confusione, Barelli non entra.”

Pagliarini ha confermato che tutte le attività federali svolte nell’impianto sono sempre state regolarmente

pagate e ha evidenziato come nel 2024, proprio per questo clima di incertezza, le attività federali siano

diminuite del 60%.

Forse il momento più toccante dell’intervista è arrivato quando si è parlato dei collaboratori dell’N.C.,

oggi senza più un’occupazione: “Queste persone hanno dato molto più di quanto hanno ricevuto. Hanno

creduto nello sport. Oggi si trovano fuori e con poche prospettive. È una ferita grande.”

Ha sottolineato con amarezza come un progetto virtuoso, come quello della pallanuoto gratuita per i giovani, sia stato ostacolato con l’accusa di “concorrenza sleale”, nonostante fosse sostenuto da sponsor privati e con disponibilità piena verso il Comune.

Pagliarini ha chiuso l’intervista ringraziando chi gli ha dato spazio per esprimere le sue posizioni in modo

diretto: “Qui si parla in diretta. Le cose si dicono e si ascoltano, senza modifiche. In un momento così, è il

modo migliore per restituire verità.”

Ha lasciato aperta la porta per un eventuale ruolo di mediazione futura tra la Federazione e il Comune,

ma ha anche lanciato un avvertimento implicito: senza trasparenza e rispetto, lo sport cittadino rischia

di perdere tutto ciò che è stato costruito negli anni.

Un intervento denso, carico di tensione ma anche di amore per lo sport e per Civitavecchia. Ora la palla passa al Comune: il futuro del Palagalli, e forse anche dello sport cittadino, dipende dalle scelte che saranno prese nei prossimi mesi.

TalkCity.it Redazione

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