Gli 80 anni di odio e amore fra la città e l’Enel si stanno concludendo nel peggiore dei modi. A destare preoccupazione c’è anche la possibilità che il Bosco creato per poter fronteggiare l’inquinamento della centrale a carbone possa esser svenduto al miglior acquirente.
Proprio per questo motivo, l’ex consigliere comunale Vittorio Petrelli, facente parte della Lista civica Il Buon Governo, ha promosso una petizione.
I cittadini sono chiamati a firmarla in varie vie specifiche della città a partire dal giorno 9 ottobre. Il Bosco Enel era stato creato come opera compensativa ambientale nell’area circostante a Torrevaldaliga Nord.
Si trova fra l’ex deposito di olio combustibile e quello del carbone. Si tratta di un’area composta da 40 HA e costituita, a oggi, da 14.500 alberi, 26.000 mq di prato e da 92.400 fra arbusti e cespugli.
La preoccupazione dell’ex consigliere comunale di Civitavecchia riguarda l’interesse di un’azienda del settore Automotive sull’area.
L’idea di quest’ultima sarebbe quella di trasformarla in un enorme parcheggio per la movimentazione delle auto. “Quel parcheggio può sviluppare una bolla di calore pari a 3°/4° durante la stagione estiva in tale zone”, denunciava Petrelli in una nota di solo poche settimane fa.
Ora, però, si sta passando dalle parole ai fatti e la petizione potrà esser firmata da parte di qualsiasi cittadino che ne abbia voglia e interesse a farlo.
A farsi sentire in merito alla possibilità che il Bosco dell’Enel possa essere riclassificato, insieme ai terreni agricoli dell’area interessata, è stata anche l’Associazione Culturale Naturalistica Bioma di Civitavecchia.
“La trasformazione del sito energetico riguardante Torrevaldaliga Nord deve essere coerente con la salvaguardia del territorio”, fanno sapere.
L’area adiacente al Monumento Naturale La Frasca rappresenta, infatti, un’importante riserva per la biodiversità del territorio, ma anche un rifugio per varie specie di uccelli.
L’Associazione è preoccupata anche per il fatto che l’area interessata è in prossimità di un geosito gestito da parte della Regione Lazio e di un SIC MARINO, ossia un sito d’interesse comunitario.
Inoltre, la preoccupazione si estende alla possibilità che in quest’area vengano creati impianti di dissalazione, i quali consumerebbero enormi quantità di energia e che sono estremamente inquinanti per il rilascio di salamoia in mare.
Essi potrebbero comportare danni all’ecosistema marino, in particolar modo a una specie chiave negli ecosistemi del Mediterraneo com’è la Posidonia.
Infine, l’area che interessa la zona in cui risiede da annila centrale di Civitavecchia è sempre più soggetta a dei fenomeni climatici estremi. L’effetto di essi si è ben notato con la serie di trombe d’aria come quella avvenuta l’8 settembre del 2022. Anche per un fattore di sicurezza di persone o cose, quindi, i Bosco Enel dovrebbe rimanere tale.
Per tutti questi motivi, sono diverse le persone interessate a voler firmare la petizione promossa da Petrelli.
Si potrà fare a partire da mercoledì 9 ottobre al mercatino di viale Nenni.
Dopodiché, saranno presenti i banchetti al mercato di piazza Regina Margherita sabato 12 ottobre, in cui si potrà firmare e ricevere dei volantini informativi e alcune foto del bosco.
Tale iniziativa mira a poter rendere immodificabile l’area del Bosco EnelAMP, necessaria per il riequilibrio ambientale del territorio.
Michelangelo Loriga