<<Di fronte a una ventina di lettere di trasferimento provenienti dalla Polizia Locale, l’Amministrazione si è comprensibilmente domandata ‘ma allora i sindacati chi rappresentavano?‘>>

<<Cosa s’intende comunemente col termine “rappresentanza”?

La rappresentanza è il rapporto che VINCOLA un soggetto (rappresentante) a spiegare e promuovere le idee e gli interessi di altri soggetti (rappresentati).

Va da sé che rappresentante e rappresentati si debbono incontrare per esporre e fissare bene quali siano queste idee e interessi.

Ad esempio, rappresentanti sindacali e lavoratori si debbono incontrare PRIMA di andare a contrattare alcunché con un datore di lavoro.

Questo punto è essenziale per comprendere la querelle che è esplosa nei giorni scorsi tra Amministrazione Comunale, sindacati e Polizia Locale in merito all’adozione del regolamento che disciplinerà le progressioni verticali all’interno del Comune di Civitavecchia.

Per la giornata di domani è stata indetta un’assemblea sindacale in cui i sindacalisti spiegheranno ai lavoratori che l’Amministrazione brutta e cattiva è tornata sui suoi passi bloccando l’accordo raggiunto coi sindacati.

In realtà questo è avvenuto perché, di fronte a una ventina di lettere di trasferimento provenienti dalla Polizia Locale, l’Amministrazione si è comprensibilmente domandata “ma allora questi chi rappresentavano?”

Beh, sinceramente non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che non stavano rappresentando noi, e lo sappiamo perché MAI è stata indetta una riunione tra lavoratori e rappresentanti sindacali PRIMA del confronto col Comune.

Anzi, a dirla tutta mentre i contenuti della proposta del Pincio erano stati fin da subito chiari (e condivisibili) quelli della controproposta sindacale sono stati sempre avvolti da un fitto alone di mistero, a nulla valendo le richieste di chiarimenti fatte dai lavoratori ai sindacalisti, i quali si sono sempre schermiti dicendo di non saperne nulla (!) 

È così che si è passati da una proposta dell’amministrazione, che saggiamente contemperava i principi di anzianità, titoli di studio e competenza, dando a molti la speranza di un avanzamento, a quella approvata, in cui l’anzianità di servizio era valutata in modo tale da azzerare il peso di qualsiasi altro titolo, restringendo il novero degli interessati a questa progressione a pochi e facilmente individuabili lavoratori (i più anziani).

Ora, sia ben chiara una cosa: nessuno dice, o pensa, o anche solo insinua che il fatto che tra i rappresentanti sindacali ci fossero persone interessate a tale avanzamento abbia influenzato il loro agire, essendo persone di specchiata rettitudine, ma che siamo davanti a un caso di conflitto d’interessi quantomeno formale (e potenzialmente imbarazzante a seconda dei risultati finali) crediamo sia innegabile.

Per quanto tutto sopra espresso, rimarchiamo chiaramente di non sentirci rappresentati dai sindacati in questa diatriba, e continueremo a opporci (anche ricorrendo le vie legali, se necessario) a questo regolamento così come è stato concepito, visto che va contro ogni principio di buona amministrazione, contro ogni buonsenso e contro le stesse linee guida che gli stessi sindacati hanno rispettato in altri comuni.

Ringraziamo infine l’amministrazione per aver preso in considerazione le nostre osservazioni.>>

Lettera firmata da 20 dipendenti del corpo della Polizia Locale

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