La corsa al “dopo Tedesco” è iniziata. Civitavecchia dovrà scegliere il condottiero per un quinquennio epocale

Sembrerebbe che la corsa alla guida del Comune di Civitavecchia per i prossimi cinque anni sia iniziata. I primi nomi dei candidati a Sindaco (…non più “probabili”) vengono ufficializzati.

Sono proposte civiche, in attesa di capire i partiti cosa decideranno.

Se c’è una cosa che i cittadini hanno lamentato in questo mandato che si sta concludendo è il condizionamento dei partiti politici (come si dice…. da Roma…) sulle decisioni del Sindaco Ernesto Tedesco.

Lui, sempre dall’alto dell’onestà intellettuale che gli va riconosciuta, non ha mai nascosto di essere “uomo di partito”, nella fattispecie della Lega.

Ma questo ne ha fatto un “succube” delle decisioni politiche che ne hanno condizionato la libertà d’azione spesso ingessando il corso amministrativo.

Il risultato è stato un numero incredibile di rimpasti di Giunta, forse da Guinness dei primati.

Non ci permettiamo di giudicare la qualità del lavoro svolto, sarà l’elettorato a farlo, ma ci sentiamo di esprimere il malcontento generale verso un modus operandi sicuramente fallimentare.

La gente, i cittadini, una sola cosa chiede al prossimo Sindaco… di essere espressione civica, libero da logiche di partito che spesso così logiche non sembrano.

Questo non vuol dire che i Partiti tradizionali non debbano decidere di avallare una o l’altra candidatura unendo il proprio simbolo al nome della proposta civica; ma non imponendo nomi e programmi.

Un Sindaco deve essere votato per le sue qualità, per il suo spessore, per quanto i cittadini si sentano rappresentati e garantiti. Sbagliato è votare esclusivamente per un partito, scegliendo un simbolo piuttosto che approfondire la conoscenza umana.

Non a caso parliamo di Elezioni Amministrative, non Politiche.  

Civitavecchia è una città importante; una città che ha numeri superiori a tantissime provincie italiane. Una città che se va a Roma lo fa per far sentire la propria voce, non per ascoltare silente.

Una città che può e deve ricercare tra i suoi figli l’uomo guida che la rappresenti sui tavoli romani, e non che si faccia dettare decisioni.

Ci aspettano appuntamenti importanti per il prossimo futuro, dal Giubileo 2025 al probabile Expò 2030. E’ oggi che dobbiamo decidere che città vogliamo; Civitavecchia può e deve diventare un esempio per tutti, iniziando dalla scelta libera del suo condottiero.

C. O.

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