Morte di quattro cavalli sulla nave verso Olbia, a maggio prossima udienza
Secondo l’ANSA “la Procura di Tempio Pausania ha chiesto il rinvio a giudizio dei quattro imputati per la morte di quattro cavalli della scuderia Clodia di Roma, avvenuta il 13 luglio 2020 sulla nave Moby Aki partita da Civitavecchia e approdata a Olbia“.
I quattro imputati sono Antonio Scotto Di Cicariello, comandante della nave, Francesco Lo Nostro, Ernesto Prudente e l’autista del camion che doveva trasportare gli animali Maurizio Conti.
Le indagini hanno rivelato che gli animali morirono durante il viaggio, a causa di un colpo di calore nel garage della nave in cui erano stati lasciati.
Inoltre sono state accusate responsabili la Moby e la ditta di trasporti Pieraccini, quest’ultima la quale si riterrebbe totalmente estranea ai fatti.
«Quanto è accaduto è inaudito. E non deve ripetersi mai più. Quattro cavalli sono morti in una maniera orrenda perché il loro trasporto è stato del tutto inadeguato.
Carente in ogni aspetto. Inosservante delle più banali conoscenze in materia di veterinaria, cura, benessere e di rispetto animale.
E soprattutto delle norme.
Non è plausibile ‘risparmiare’ sul modo in cui si trasportano cavalli o altri animali vivi. Non è possibile non conoscere, né pretendere di non conoscere, quali siano i requisiti minimi di un trasporto sicuro».
Dichiara Roberta Ravello, presidente di Horse Angels, odv che dal 2009 si occupa della tutela e promozione degli animali e dell’ambiente.
Prossima udienza a maggio 2023.
N. C.