Carla Celani: “Civitavecchia da minaccia energetica a esempio da seguire”

Goletta Verde (foto Enrico Paravani)

Al porto di Civitavecchia conferenza stampa a bordo della Goletta Verde di Legambiente sul tema “Transizione ecologica: dal carbone al vento. Quale futuro per Civitavecchia”.

Tra i  partecipanti: il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, il responsabile regionale di Legambiente Roberto Scacchi, la responsabile nazionale per l’energia di Legambiente Katiuscia Eroe, per la Capitaneria di Porto il Comandante Di Martino, la responsabile ENEL dei rapporti istituzionali per il Centro Italia Cristiana Di Torrice,  il consigliere del Comune di Tarquinia Ernesto Celestini, il neoeletto sindaco Marco Piendibene, il consigliere De Crescenzo, e cittadini interessanti all’ambiente e al futuro di Civitavecchia.

Goletta Verde durante questa estate arriverà in vari porti italiani per continuare a sensibilizzare le persone sull’ambiente, e oggi è a Civitavecchia per un tema molto importante che riguarda l’energia e la transizione ecologica.

“Civitavecchia e i civitavecchiesi hanno nel loro DNA una sensibilità energetica che va vista in un’ottica rinnovabile, e noi di Legambiente abbiamo l’obiettivo di sensibilizzare la gente su questi temi, aprire tavoli di confronto, basandoci su dati scientifici.

Vorremmo tornare a Civitavecchia, vedere spenta la centrale a carbone e accese le pale eoliche”. Questo il desiderio del responsabile regionale Roberto Scacchi.

Roberto Scacchi (foto Enrico Paravani)

Il Comandante Di Martino della Capitaneria di Porto illustra l’attività continua della Guardia costiera nel soccorso in mare, nella tutela delle coste, nella verifica delle discariche. Quello che accade in terra arriva prima o poi in mare, e quindi occorre essere vigili e responsabili delle azioni che poniamo a tutela dell’ambiente.

 “Civitavecchia è stata e sarà uno dei principali poli energetici d’Italia, e a livello imprenditoriale è sempre stata luogo di investimento, e rappresenta un futuro fondamentale per il nostro paese”, queste le parole della rappresentante per l’energia di Legambiente Katiuscia Eroe.

“Civitavecchia racconta anche una storia di partecipazione, una città che sembrava condannata dal punto di vista energetico, ora può esprimere un punto di vista diverso con il parco eolico off-shore: nuove filiere, nuovi posti di lavoro, formazione, innovazione, nuove imprese, e qualità della vita.

Per  fare ciò  abbiamo bisogno di un’alleanza tra amministratori, imprese, associazioni e cittadini. Le fonti rinnovabili necessitano una crescita continua, per arrivare allo step intermedio del 2030”. 

L’ENEL, dalle parole della rappresentante dottoressa Di Torrice, nei prossimi anni investirà 17 mld di euro sulle reti e sulle fonti rinnovabili.

Nel Lazio, su questo territorio, l’ENEL è presente con l’impianto fotovoltaico di Piana della marina a Tarquinia, che produce 170 megawatt, diventando così il più grande d’Italia. Impianto che esprime l’armonia tra il mondo energetico e quello dell’agricoltura,  infatti è un AGRI-voltaico, permettendo di poter coltivare il suolo e contemporaneamente fornire energia rinnovabile.

Orgoglioso di questo primato il consigliere comunale Ernesto Celestini, il quale ci invita a perseguire una “ecologia che sia umana, che contribuisca al benessere della comunità”.  

Goletta Verde (foto Enrico Paravani)

A TorreValdaliga Nord, continua la dottoressa Di Torrice,  saranno presenti impianti di energia rinnovabile. Esiste già un impianto di batterie di accumulo di 30 MW, e in futuro si prevede l’istallazione di un impianto fotovoltaico. L’idea è che TVN diventi un polo energetico integrato, interessato alle rinnovabili, ma anche alla logistica, che diventi un polo funzionale e utile al progetto del parco eolico off-shore.

Il Sindaco Marco Piendibene, auspica per Civitavecchia un maggiore sviluppo, soprattutto dal punto di vista occupazionale, affinché le maestranze possano “virare” da un settore all’altro.

“Certo quando si sposta la barra del timone di qualche grado, la nave cambia rotta dopo qualche miglio marino”, ciò a dire che la transizione energetica deve necessariamente avere un orizzonte e uno sviluppo di 20/30 anni. 

Dopo il face out dal carbone, l’uscita dal gas non potrà essere immediata, l’esigenza della rete non può rinunciare ai cicli combinati del gas. L’Enel dovrà continuare ad essere presente, insieme all’amministrazione costruire una “pax utile” a tutti, dal punto di vista economico ed occupazionale.

Il progetto dell’eolico off-shore interessa il porto e l’ENEL: il porto, perché la darsena Mare nostrum, in costruzione, sia idonea a ricevere le piattaforme che dovranno sostenere le pale eoliche; e le aree della centrale ENEL diventino utili per gli assemblaggi.

Avviandosi alla conclusione, ha confermato il sostegno e la collaborazione con Legambiente ad iniziare un processo di prospettiva energetica completamente diverso su questo territorio.

Conclude l’incontro il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, ricordando quanto questo territorio faccia parte della storia di Legambiente.

Dalla fine degli anni ’70 fino al referendum dell’87 con la definitiva chiusura della centrale nucleare di Montalto; le lotte per la centrale a carbone. Legambiente attiva su questi temi ha sempre seguito ciò che scienziati dicevano da tempo: dal ‘72 con il rapporto Limiti alla crescita; con le conferenze sull’ambiente da Stoccolma a Rio de Janeiro.

“Il territorio di Civitavecchia è un laboratorio importante. Civitavecchia e i suoi cittadini hanno maturato una tale consapevolezza sul tema dell’energia, che le future installazioni eoliche off-shore saranno una grande opportunità energetica, climatica, di sviluppo locale e occupazionale.

Civitavecchia, che era additata come una minaccia energetica, diventerà un esempio da seguire. Certo sarebbe meglio avanzare con un passo da centometrista” perché i tempi stringono, tuttavia la sostenibilità è partire.

“Come Legambiente  crediamo molto in questo progetto e daremo il nostro contributo affinché si possa praticare la strada dell’innovazione. Lo scorso anno, la nuova potenza elettrica installata nel mondo per l’87% è stata prodotta da fonti rinnovabili e solo il 13% dal fossile e il nucleare (fonti IRENA).

Il mondo sta andando in questa direzione e l’onda sta arrivando. Tutti insieme, istituzioni, imprenditori, sindacati, associazioni, cittadini, cavalchiamo quest’onda, affinché Civitavecchia possa essere un punto di partenza importante in questo momento storico, permettendo al Paese di tracciare in mare la rotta giusta”.

Carla Celani

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *