Alessandro D’Amico: “Continuerò a lottare per l’armamento della Polizia Locale”

Ospite sul nostro canale social TV il consigliere comunale di Civitavecchia Alessandro D’Amico.

In vista delle amministrative, seppur è ancora molto presto, è interessante capire come ci si vuole orientare.

Tu eri nella Lega, ma ora sei nel gruppo misto: come ti trovi ad amministrare?

“Sono in ottimi rapporti con tutti, nonostante le frizioni che ci sono state. Non ho alcun problema con gli amici della maggioranza. Siamo uniti.
Le prossime elezioni vedranno un’amministrazione che dovrà essere compatta. L’unità ci sarà a prescindere.

Se Ernesto Tedesco continuerà sulla sua strada per un secondo mandato, io rimarrò qua.

Alessandro D’Amico
csp civitavecchia servizi pubblici

Riguardo il progetto dell’armamento della polizia locale, ci sono diverse problematiche

“Sull’armamento ci sono delle leggi che bisogna rispettare. Nessuno vuole armare la polizia locale a mo’ di sceriffo: si tratta di difesa personale, secondo la legislazione.

Ieri è uscito il discorso del TASER, che tuttavia è annoverato tra le armi ed è qualcosa di complementare, non sostitutivo, per cui bisognerebbe comunque approvare un regolamento per l’armamento”.

Tra le criticità c’è il costo di questo progetto: si dice sia intorno agli 800mila euro, tra l’altro non in bilancio

“Girano queste voci, ma ciò che chiedo io è: dimostratemi che questa fonte sia attendibile. C’è un discorso di corsi e armamenti, ma si tratta di circa 50mila euro. Ricordo inoltre che la polizia locale è l’unico corpo dell’amministrazione che, nel bene e nel male, introita delle fonti

Io ho lavorato anche in altri comuni in cui l’armamento della polizia locale era percepita in maniera del tutto normale, anzi, questo sarebbe un investimento sulla sicurezza dei lavoratori e sulla percezione di sicurezza degli abitanti della città.

Se non sarà approvata, ci dovremmo chiedere perché un’amministrazione di centro destra non approvi un tassello sulla sicurezza molto importante.

Una polizia locale più efficiente significa anche allargare la possibilità di lavorare in orari notturni”.

E non bastano le Forze dell’Ordine?

“La legge prevede che per lavorare in orari serali l’agente sia dotato di armi; per un incidente stradale ad esempio si chiama la Polizia locale. È la legge che lo dice”.

Come ti muoverai ora?

“Non mollo, vado avanti”.

N. C.

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