In un “Angelo Sale” gremito di tifosi, un ottimo Ladispoli ferma la corsa del Civitavecchia, ancora a -3 per il contemporaneo pareggio dell’Anzio. Rossoblù sul ciglio della zona playout

Continua il ‘mal di trasferta’ del Civitavecchia che, lontano dalle mura amiche, non riesce a trovare i tre punti addirittura dalla sfida contro il Nettuno, datata 4 Dicembre. Gli uomini di mister Caputo appaiono non troppo lucidi contro il Ladispoli, dimostrando comunque una buona forza del gruppo in reazione al gol subito.

La partita inizia con un Ladispoli propositivo, capace di guadagnare un paio di punizioni dal limite nei primi minuti e di rendersi pericoloso in diverse occasioni; da una di queste scaturisce il presunto tocco di mano nell’area di rigore del Civitavecchia di un difensore nerazzurro sul tiro di Tollardo, ma il direttore di gara lascia proseguire tra le proteste dei locali.

A un Ladispoli che prova ad attaccare, senza però creare particolari problemi a Sarracino, risponde un Civitavecchia apparso nervoso, come dimostrato dalla punizione di Proietti, calciata molto al di sopra dello specchio, e dal tiro senza troppe pretese di Paolo Cerroni, ben distante dalla porta avversaria.

Nella ripresa cambia il copione del match: il Civitavecchia entra in campo più deciso e appare più voglioso di segnare ma, così facendo, lascia ai rossoblù più spazio in contropiede e i padroni di casa sfruttano appieno tale opportunità.

Al quarto d’ora Teti, dopo un’ottima azione offensiva di Perez, si divora un gol già fatto davanti a Sarracino, ma dall’angolo figlio del suo tiro, l’attaccante rossoblù si rifa’ subito e porta avanti i suoi.

Da questo momento cominciano a spingere i nerazzurri, sostenuti dai numerosi tifosi giunti da Civitavecchia, ed alzano a vista d’occhio i giri del motore: prima impegnano l’estremo difensore rossoblù con un colpo di testa da centro area, poi ancora con Ferrari dalla lunga distanza.

Alla mezz’ora il match può cambiare, ma Colace, dopo un rapido contropiede dei suoi si divora un gol già fatto, colpendo male a tu per tu col portiere.

La classica regola del calcio, gol mangiato – gol subito, punisce: il mattatore è il solito Vittorini, abile ad inserirsi dopo un rimpallo che lo favorisce a seguito di una punizione.

Appena un minuto più tardi un erroraccio di Crocchianti in uscita mette lo stesso Vittorini davanti alla porta, ma con un grande intervento De Angelis nega la doppietta al numero 7.

Nel finale non si registrano altre azioni pericolose né da una parte né dall’altra: il Ladispoli resta a un punto dalla zona playout, la ‘Vecchia’ al terzo posto, a tre dalla vetta.

Matteo Lispi

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