Comitato Tutela Natura e Cultura Litorale Nord

In queste settimane abbiamo ricevuto riscontro alle nostre osservazioni sulla Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) relative a due progetti molto controversi che dovevano sorgere in prossimità della palude di Torre Flavia.

La Regione Lazio con un parere negativo ha messo la parola fine alla realizzazione del distributore di Gpl e installazione di colonnine elettriche che doveva sorgere in località Stallonara.

Era questo uno dei tre punti della petizione che il Comitato Maremma Nord poi Comitato Tutela Natura e Cultura Litorale Nord aveva lanciato verso la fine di aprile.

Il Comitato aveva poi affidato alla società Emersum srl, esperta di progettazione ambientale e convenzionata con il laboratorio di modellistica ambientale di Sapienza Università di Roma il compito di redigere un parere tecnico chiedendo al Comune di Cerveteri la revoca della delibera relativa alla realizzazione un camping (il famoso progetto “gampling” di cui si è discusso settimane fa) e alla Regione Lazio di esprimere un parere negativo alla VIncA con la cancellazione delle cubature previste nel comparto C11, chiedendo il ripristino per la destinazione ad area agricola.

La Regione Lazio ricevuto risconto da ISPRA, ente tecnico del Ministero dell’Ambiente, ha accolto le nostre osservazioni ed ha espresso parere negativo alla VIncA sul progetto Gampling.

Come Comitato per la tutela del nostro territorio si tratta di “un primo passo” del quale siamo davvero soddisfatti.

In queste settimane moltissimi cittadini si sono sensibilizzati a questi problemi e grazie a questo impegno abbiamo raccolto oltre 1500 firme per la tutela della palude inviando le nostre osservazioni di cui attendiamo l’esito che abbiamo elaborato assieme ai nostri esperti soprattutto sulle diverse criticità precedenti e gli abusi commessi sulla palude di Torre Flavia relativamente alla speculazione che si vorrebbe fare con la variante al PRG approvata dal Comune di Ladispoli vicino alla ZPS di Torre Flavia che ricordiamo è una zona protetta.

Queste vittorie e l’elevato numero di firme raccolte sono la testimonianza di una sensibilità ambientale da parte dei cittadini superiore a quella delle Istituzioni.

Questo dimostra che perseguendo le vie della legalità e del diritto si possono ottenere dei risultati importanti che molti dicevano di essere non raggiungibili.

Come Comitato riteniamo che non si possa fare educazione ambientale senza insegnare ai giovani il rispetto della legalità anche ambientale che per noi è il vero punto di partenza dell’azione educativa, la tutela dell’ambiente è un dovere previsto adesso anche dalla nostra Costituzione all’Art 9 comma 3 che prevede che la Repubblica (con tutti i suoi enti) “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

Tale impegno si sposa anche con il nuovo regolamento comunitario approvato pochi giorni fa che prevede che entro il  2030, l’UE adotti misure per il ripristino della natura che coinvolgano almeno il 20% delle sue aree terrestri e marine.

Tutto questo avviene contrariamente a quanto spesso riceviamo come risposta dagli organi politici locali che continuano a suggerirci di perseguire il “compromesso” quale unico futuro possibile.

Una regola che ha permesso di compiere veri e propri scempi ambientali in questi ultimi decenni sul nostro territorio.

Comitato Tutela Natura e Cultura Litorale Nord

Riceviamo e pubblichiamo

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