Inviata una missiva al Governo, firmata da centinaia di cittadini, per chiedere giustizia

Ancora strascichi sulla vicenda degli scandali delle intercettazioni che hanno visto protagonisti il Sindaco Pietro Tidei, esponenti della maggioranza e funzionari del Comune.

Il giudice per le indagini  preliminari del Tribunale di Civitavecchia, Giuseppe Coniglio, ha disposto la distruzione di tutti quegli stralci di intercettazioni ambientali , registrate all’interno della sede comunale di Santa Marinella, che avevano ripreso il primo cittadino intrattenersi intimamente con una signora, perché non hanno attinenza con le indagini in corso.

Il Paese che Vorrei non dimentica l’indignazione dei tanti cittadini per la violazione della casa comune, ma ribadisce quanto sia più importante  l’indignazione per  tutti gli altri scandali di carattere amministrativo.

In reazione a quanto accaduto, è partita nel gennaio scorso la campagna di raccolta firme avviata dall’Associazione Cittadini contro le Mafie e la corruzione, e dal Comitato Cittadini per la Verità.

Sono  molte centinaia le persone che hanno sottoscritto l’appello, indirizzato ai Ministri della Giustizia e degli Interni nonché al Presidente della Regione, alla Città Metropolitana e al Prefetto.

Si chiede di vigilare con maggiore attenzione la gestione del Comune di Santa Marinella allo scopo di garantirne la pubblica trasparenza nell’interesse della comunità e renderla impermeabile alla corruzione, in controtendenza rispetto all’uso spregiudicato del potere che sembra essere emerso dai fatti raccontati dalla stampa locale e nazionale.

Il Paese che Vorrei,  che ha contribuito fattivamente alla raccolta delle firme, esprime un vivo  ringraziamento nei  confronti  delle associazioni e dei cittadini che non hanno voluto tacere, anzi hanno  dichiarato con forza la loro netta contrarietà a quanto accaduto.

Segue l’appello.

  • Al Ministro degli Interni, dott. Matteo Piantedosi,
  •  al Ministro della Giustizia, dott. Carlo Nordio,
  • al Presidente della Regione Lazio, dott. Francesco Rocca,
  • al Presidente della Città metropolitana di Roma Capitale, dott. Roberto Gualtieri,
  • al Prefetto di Roma, dott. Lamberto Giannini,

Dallo scorso autunno, con alcune interruzioni, S. Marinella, la nostra città, è stata sulle cronache locali e nazionali. Non per la sua bellezza ma per vicende che la dipingono come un territorio in balia di contese e di clientele, in cui il denaro pubblico verrebbe gestito in palese contrasto con gli obiettivi d’interesse collettivo.

Interferenze nello svolgimento dei bandi pubblici, pressioni su funzionari e pubblici ufficiali, favoritismi e intimidazioni descrivono una città in cui il diritto appare divenuto carta straccia.

La perdita di credibilità travolge anche alcuni rappresentanti delle Istituzioni che dovrebbero garantire la legalità e che rappresentano lo Stato e i valori della Repubblica in questo territorio.

La Costituzione afferma l’eguaglianza dei cittadini che, a S. Marinella, godrebbero di opportunità e diritti diversi a seconda del gradimento di chi governa questa comunità. Il rapporto con le istituzioni si è incrinato.

La paura che il quadro emerso sia sintomo di un territorio corrotto e nel mirino degli interessi di organizzazioni criminali è ormai concreta.

Rifiutiamo il tentativo di far passare quanto emerso come normalità.

Per questo oggi ci rivolgiamo a Voi

Ci rivolgiamo allo Stato perché intervenga tempestivamente per assicurare che, nonostante la raffica di notizie che ci colpisce con violenza, la vigilanza e la tutela dell’interesse pubblico non siano venute meno.

Ci rivolgiamo allo Stato perché faccia quanto in suo potere per difendere tutti i cittadini che conducono la propria vita e il proprio lavoro con onestà e correttezza, da ciò che appare come un sistema radicato e perverso di mala gestione amministrativa.

Ci rivolgiamo allo Stato per chiedere una risposta chiara e definitiva, al di là delle interpretazioni di parte. Quanto emerso continua a garantire a questa comunità, e al Paese tutto, una corretta e limpida gestione del patrimonio e dei fondi pubblici?

Ci appelliamo a Voi

nella speranza che sia ancora possibile intervenire per garantire una gestione pubblica sana, nell’interesse della comunità, improntata alla trasparenza, alla giustizia sociale e impermeabile alla corruzione.

Associazione I Cittadini contro le mafie e la corruzione, Comitato Cittadini per la verità a Santa Marinella, tutti i cittadini firmatari

Il Paese Che Vorrei

Riceviamo e pubblichiamo

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