L’AICS, attraverso una serie di documentazioni si è voluto opporre alla possibile realizzazione di pozzi a Caprarola

06 Aprile 2024

Comunicato stampa

Il Comitato provinciale AICS VITERBO in collaborazione con AICS AMBIENTE NAZIONALE in continuità con le iniziative da tempo prese, ha inviato il 15 marzo 2024 un documento per esplicitare ulteriormente l’opposizione delle associazioni ambientaliste al progetto per la realizzazione di pozzi esplorativi profondi nel permesso di ricerca di concessione mineraria geotermica “Lago di Vico” a Caprarola (VT) procedimento VIA 109/2022 della Regione Lazio.

Il progetto è stato presentato dalla società Geothermics srl (parte del gruppo Geysir Europe gmbh, a sua volta collegata con la Daldrup e il fondo IKAV quotate alla borsa di Francoforte). Il Permesso di Ricerca (PR) “Lago di Vico” ricade nel territorio provinciale di Viterbo (Regione Lazio) ed ha un’estensione di circa 103,27 km2.

Tanti i motivi che hanno indotto le associazioni a presentare la richiesta alla Regione Lazio e ad altre istituzioni perchè venga Impedita la trivellazione del territorio:
a) Il titolo della concessione geotermica “Lago di Vico” è scaduto da alcuni anni, ci sembra
che non sia stato rinnovato in quanto la società nel documento di richiesta di nuova
perimetrazione non fa riferimento a nessuna proroga richiesta ed approvata;

b) Motivo inoltre estremamente rilevante la vicinanza con zone SIC e ZPS: Lago di Vico
(cod.IT6010024), ZPS Lago di Vico Monte Venere e Monte Fogliano (cod. IT6010057). Le
zone in questione addirittura ricadono all’interno della concessione mineraria geotermica
“Lago di Vico” del 2012;

c) non sono stati valutati i rischi di terremoti indotti. La sismicità indotta infatti si scatena
anche in fase di trivellazione profonda e non solo in vicinanza dei pozzi di re-iniezione del
fluido geotermico;

d) la concentrazione di radon nella zona di Ronciglione, Caprarola e del Lago di Vico è una
delle più alte d’Italia. Perforare pozzi profondi in questa zona è una follia, perchè si
incrementa il rischio sanitario a carico delle ASL regionali a cui sono esposte le popolazioni
residenti.

e) non risulta prodotto lo studio demografico.

Con il documento oppositivo si è inoltre evidenziato che le direttive comunitarie del trattato
di Aarhus
, recepite anche dall’Italia, affermano che la popolazione ha il diritto di esprimere
la propria opinione e che la volontà popolare deve essere vincolante.

L’articolo 21 della legge 241 del 7 Agosto del 1990 stabilisce che esiste anche la possibilità di
revoca dei progetti ove sussistano gravi motivi attinenti al pregiudizio di particolare valore
ambientale e anche su istanza di associazioni di cittadini.

Con queste osservazioni le associazioni AICS Comitato provinciale Viterbo e AICS AMBIENTE
nazionale hanno chiesto di partecipare al processo democratico per chiarire i motivi del
dissenso, secondo le norme citate della legge 241 e secondo il trattato di Aarhus.

Per tutti questi punti esposti ed articolati, come da documento allegato, si è richiesta il
respingimento dell’istanza VIA 109/2022 presentata dalla società Geothermics srl e
l’annullamento per certificata decadenza, tramite determinazione da parte della Regione
Lazio.

Raimondo Chiricozzi pres AICS CPVT Andrea Nesi pres AICS AMBIENTE Nazionale

ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTURA E SPORT
email viterbo@aics.it Tel 3501604287

Riceviamo e pubblichiamo.

Di Simone

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