Si accende il dibattito politico attorno alla 76ª Mostra Mercato delle Macchine Agricole di Tarquinia,
prevista dal 1° al 4 maggio 2025: al centro della polemica l’affidamento diretto dell’organizzazione
all’associazione ProTarquinia, decisione che ha spinto il consigliere comunale di minoranza Luigi Serafini a
presentare un’interrogazione formale al Sindaco Francesco Sposetti e al Presidente del Consiglio Alberto
Blasi.
Serafini solleva dubbi su modalità e trasparenza dell’affidamento. “Secondo quanto risulta, ProTarquinia
non avrebbe presentato alcuna candidatura formale né manifestato l’intenzione di organizzare la
manifestazione, a differenza della Pro Loco di Tarquinia, che aveva già curato con successo l’edizione
precedente e aveva formalmente espresso la volontà di occuparsi anche di quella del 2025.”
A quasi due mesi dalla delibera del 20 febbraio 2025, il consigliere evidenzia la mancanza di atti
amministrativi resi pubblici che definiscano i rapporti tra Comune e ProTarquinia, come un eventuale
protocollo d’intesa o obblighi di rendicontazione economica post-evento.
Critiche anche sulla comunicazione: il primo annuncio ufficiale della Mostra è arrivato soltanto ieri, a due
settimane dall’evento, e solo sotto forma di “nota di conferma” dell’Amministrazione. Ancora nessuna
conferenza stampa, nessun manifesto affisso né a Tarquinia né nei comuni vicini e, secondo Serafini,
non risulta attiva alcuna campagna promozionale.
A ciò si aggiunge un’altra anomalia. “Il sito ufficiale della fiera (fieraditarquinia.it), creato per informare
sullo svolgimento della manifestazione, riporta ancora i dettagli dell’edizione 2024, senza aggiornamenti
relativi all’edizione corrente.”
Serafini pone poi l’accento sul tema della sicurezza: non è noto se sia stato presentato il piano di
sicurezza, obbligatorio almeno 20 giorni prima dell’evento, né se sia stata convocata una commissione
provinciale o comunale preposta.
Il consigliere ricorda un precedente problematico: nel 2022, la Prefettura di Viterbo negò inizialmente
l’autorizzazione proprio per il ritardo nella consegna dei documenti necessari, spingendo l’associazione
ProTarquinia a valutare lo spostamento dell’evento a Civitavecchia a pochi giorni dall’apertura –
eventualità che poi non si concretizzò, ma che mise in allarme cittadini e organizzatori
Oltre all’affido diretto a ProTarquinia, senza candidatura formale, chiede: “Esistono atti o protocolli
pubblici che regolano l’accordo? Se hanno presentato il piano di sicurezza e perché il sito ufficiale della
Mostra non è ancora aggiornato”.
Solleva dubbi sul mancato coinvolgimento della Pro Loco, soggetto istituzionalmente riconosciuto per la
promozione territoriale.
Chiede infine trasparenza sull’intero iter organizzativo, inclusa la rendicontazione economica finale, e
chiarimenti sulla gestione dei parcheggi temporanei, i costi connessi e gli impegni economici del
Comune.
Infine, Serafini chiede che si iscriva l’interrogazione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio
Comunale, per avviare un confronto pubblico e istituzionale sulla gestione dell’evento più importante
della primavera tarquiniese.
Giorgia Iacomelli