Il TAR Obbliga un Comune Italiano ad Adottare il PEBA. Il Comune è quello del Sindaco Pietro Tidei

Il 22 novembre 2024 si è scritta una pagina di storia per i diritti delle persone con disabilità in Italia.
Con una sentenza rivoluzionaria, il TAR ha accolto un ricorso che obbliga per la prima volta un Comune italiano ad adottare il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA).
Il Comune in questione è Santa Marinella.
Ancora una volta il Comune del Sindaco Pietro Tidei andrà sul Nazionale, e non per meriti di cui vantarsi.
La notizia è stata comunicata da Alessandro Gerardi, avvocato e consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, direttamente a Daniele Renda, figura chiave in questa battaglia.

Un Traguardo Epocale per i Diritti Civili
Il PEBA, previsto da una legge del 1986, è lo strumento urbanistico destinato all’eliminazione delle barriere architettoniche negli spazi pubblici e negli edifici di competenza comunale.
Nonostante la normativa sia in vigore da quasi 40 anni, la sua applicazione è stata largamente disattesa da molte amministrazioni.
Questa sentenza segna una svolta: il TAR non si è limitato a richiamare il Comune di Santa Marinella, ma ha stabilito un termine perentorio di 180 giorni per la redazione del piano, sancendo che, in caso di inadempienza, sarà nominato un Commissario ad acta per garantire l’attuazione.
Il Ruolo Decisivo di Daniele Renda e dell’Associazione Luca Coscioni
Come sottolineato da Gerardi, il risultato è frutto di un lungo lavoro di squadra e di un’instancabile determinazione.
Renda, con i suoi suggerimenti e la sua tenacia, è stato uno degli artefici di questa vittoria, mentre l’Associazione Luca Coscioni ha svolto un ruolo cruciale nell’alimentare una battaglia decennale su scala nazionale per garantire i diritti delle persone con disabilità.
La sentenza rappresenta infatti il coronamento di anni di lotte portate avanti in decine di città italiane, con l’obiettivo di trasformare l’inaccessibilità in un ricordo del passato.
Le Parole di Daniele Renda: “Un Nuovo Inizio”
Renda ha definito la sentenza come “l’inizio di una pagina totalmente nuova per i diritti delle persone disabili in Italia.” La decisione del TAR non solo mette pressione alle amministrazioni locali, ma crea un precedente che potrebbe essere utilizzato in altre realtà italiane per accelerare l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Un Monito per le Istituzioni
Ora gli occhi sono puntati sul Sindaco Tidei e sull’amministrazione comunale coinvolta, chiamati ad agire con urgenza.
Questa sentenza invia un chiaro messaggio a tutte le istituzioni italiane: il diritto alla mobilità e all’accessibilità non può più essere ignorato.
Prospettive Future
La decisione del TAR potrebbe avere ripercussioni ben oltre il caso specifico, incoraggiando altre
associazioni e cittadini a intraprendere azioni simili nei propri territori. La speranza è che questa storica
vittoria rappresenti un punto di svolta verso un’Italia realmente accessibile a tutti.
Questa sentenza, frutto di determinazione, collaborazione e impegno civico, apre la strada a un futuro più
equo, in cui i diritti delle persone con disabilità non siano solo dichiarati, ma effettivamente garantiti.
Corrado Orfini
