“Sulla vicenda dell’abuso edilizio dei villini realizzati in zona Capolinaro il sindaco di Santa Marinella ha
rilasciato dichiarazioni sul proprio sito social ed interviste ad emittenti televisive, con le consuete offese e
maldicenze personali nei miei confronti che nulla hanno a che vedere con i veri aspetti di
tecnico-giuridico della vicenda, nonostante il titolo di avvocato di cui si fregia, ma piuttosto
evidenziando una maleducazione inadeguata al livello delle qualità morali della carica pubblica che
riveste.
Nel merito, ho provveduto a formalizzare una comunicazione nei suoi confronti, indirizzata anche ai
Ministri dell’Interno e della Giustizia, al Prefetto, alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica ed al
Consiglio di Stato stesso in cui è stato segnalato il rischio di violazione della legalità derivante dalla
inadempienza alla sentenza di demolizione dei manufatti abusivi in questione per il precedente che la
vicenda costituisce per altri analoghi casi.
Infatti, vi sono elementi giuridici ed atti che smentiscono in modo conclamato il richiamo al principio
giuridico del “terzo che acquista in buona fede” a cui il sindaco si è appellato a giustificazione
dell’inadempimento alla sentenza nel suo solito stile manipolatorio che sovverte la verità dei fatti.
Di fatto gli attori della vicenda in questione (persone fisiche e società che hanno avuto vario ruolo e titolo
nei fatti in questione) hanno messo in atto operazioni patrimoniali riguardanti tali manufatti attraverso
rogiti, contratti e scritture private in nessuno dei quali si fa riferimento a liti pendenti, benchè sin
dall’inizio sono stati coinvolti in procedimenti penali e civili nei vari gradi di giudizio riguardanti l’abuso
edilizio in questione.
L’abusività dell’opera, come regola giuridica, segue l’immobile anche nei successivi trasferimenti verso gli
aventi causa nei confronti dei quali hanno efficacia tutti i conseguenti provvedimenti di demolizione, a
prescindere se vi sia coincidenza tra proprietario e responsabile dell’abuso.
Infatti se così non fosse per eludere la vigilanza sull’abusivismo e per aggirare l’efficacia del giudicato
sarebbe sufficiente trasferire gli immobili a terzi successivamente al compimento
dell’abuso, quand’anche l’art 46 Testo Unico dell’Edilizia prevede la nullità del contratto di trasferimento
di un immobile abusivo.
Giova infine precisare che al sindaco è sfuggita un’opportunità di risparmio, avendo il Ministero delle
Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, in base al decreto interministeriale n. 254 del 23\6\2020 previsto il
a favore dei Comuni di fondi pari al 50% del costo di demolizione. per gli interventi sugli immobili
realizzati in assenza del permesso di costruire, con domanda da presentare entro il 2\6\2022, quindi
quaranta giorni dopo la sentenza del Consiglio di Stato.
Il presente comunicato viene quindi rilasciato, non a fini politici ma nel solo ed unico interesse
pubblico per informare correttamente i cittadini sulla strumentalità con cui è stata approvata la delibera
di giunta n. 159 del 6 ottobre 2022 con cui si promuove dinanzi al Consiglio di Stato un “incidente di
esecuzione” contro sentenze inappellabili in quanto passate in giudicato ed il cui ricorso nel giudizio di
ottemperanza è inammissibile.
Va quindi ringraziato il sindaco se, con un bilancio in dissesto, il costo di questo ulteriore procedimento inutile che vorrebbe tutelare interessi pubblici da egli mai configurati e che non si evincono dalla ricostruzione dei fatti e dagli atti dei procedimenti penali e civili, ricade nuovamente sulle spalle dei cittadini di Santa Marinella.”
Consigliere FdI Francesco SETTANNI
Riceviamo e pubblichiamo