<<Siamo alle solite. Tidei contro le donne: se fai opposizione diventi “inutile”, intanto i cittadini aspettano risposte.
Il Sindaco ci definisce “inutili” perché facciamo domande. Perché pretendiamo trasparenza. Perché osiamo alzare la voce.
Ma sappiamo che ci leggono tutti, anche lui.
Quando una donna fa opposizione, a Santa Marinella diventa subito “inutile”.
È questo il livello del confronto che offre il primo cittadino: offese invece di risposte, delegittimazione invece di dialogo.
Chiamarci “inutili” non è politica: è solo sessismo travestito da nervosismo. È il vecchio trucco di chi non sa (o non vuole) rispondere nel merito e allora prova a zittire l’interlocutrice.
Ma è finita l’epoca del “stai al tuo posto”: il posto ce lo siamo prese. E ce lo teniamo.
“Inutili è il nuovo ‘zitte’. Ma non ci zittisce nessuno.”
Nel merito, i “dettagli inutili” a cui il Sindaco si riferisce non sono affatto marginali. Riguardano la vita reale di centinaia di famiglie:
Noi vogliamo gli atti, non gli slogan.
Annunciare ottimisticamente che tutto sarà pronto “prima delle vacanze di Natale” non basta. Significa iniziare l’anno scolastico in emergenza. E se ci sono problemi, bisogna dirlo adesso, non quando è troppo tardi.
Chi amministra deve spiegare, non insultare. Soprattutto se il bersaglio sono consigliere comunali che fanno il loro lavoro: controllo, vigilanza, proposte.
L’opposizione è “inutile” solo per chi scambia il Comune per il proprio regno personale. Ma in democrazia le voci critiche servono. Eccome.
E sì, continueremo a parlare a voce alta. Troppo alta per essere ignorate.
Riceviamo e pubblichiamo