Cresce l’allerta per il virus West Nile nel Lazio, dove i casi accertati salgono a 106, di cui 12 nuovi rilevati solo negli ultimi giorni.
La Regione, guidata dal presidente Francesco Rocca, ha deciso di estendere le misure di contenimento anche alla Asl Roma 3,
dopo un caso riscontrato su una donna di 77 anni ricoverata allo Spallanzani, con possibile esposizione nella zona dell’Infernetto a Roma.
Le positività sono concentrate nella provincia di Latina, ma anche a Roma Capitale (Municipio X) e nei comuni di Lanuvio, Nettuno e Velletri.
I casi con sindrome neurologica sono 4. Finora si contano 20 ricoveri ordinari, un caso in terapia intensiva e 7 decessi.
Ai microfoni di TalkCity WebRadio, il dottor Paolo Meo, infettivologo e tropicalista, ha sottolineato la pericolosità del virus e l’importanza della prevenzione:
“Il West Nile non si trasmette da persona a persona, ma attraverso le zanzare. Serve grande attenzione soprattutto nei soggetti fragili”.
Tra le misure attivate: disinfestazioni mirate, sorveglianza clinica e veterinaria, e informazione ai cittadini.
La Regione raccomanda di censire e trattare periodicamente canali e fossati per eliminare i focolai larvali della zanzara Culex pipiens.
La prevenzione resta l’arma più efficace.
TalkCity.it Redazione
Le positività sono concentrate nella provincia di Latina, ma anche a Roma Capitale (Municipio X) e nei comuni di Lanuvio, Nettuno e Velletri.
I casi con sindrome neurologica sono 4. Finora si contano 20 ricoveri ordinari, un caso in terapia intensiva e 7 decessi.