All’interno del festival dei fumetti sono state allestite 11 mostre in differenti spazi

Si è conclusa con un enorme successo questa ultima edizione dell’ARF festival 2023.
Tre giorni di storie, disegni, mostre e talk nei quali si è vissuta un’immersione totale nel mondo dei fumetti, al centro di Testaccio il quartiere-simbolo del fermento creativo della Capitale.
Il festival di questo anno è stato un vero e proprio momento dedicato all’universo dei fumetti sotto ogni
punto di vista. Una volta entrati all’interno dell’evento si è circondati subito da quell’energia creativa che
risiede nei posti dove nascono le idee.
All’interno del festival sono state allestite 11 mostre in differenti spazi.
Non si può evitare di parlare di “NO ENTRY – vietato l’ingresso”, la mostra dedicata al maestro del body-
horror Shintaro Kago, dove con i suoi disegni ci racconta di paranoie, teneri gattini e frivole romantiche
atrocità. Qui l’ARF ha dato anche agli appassionati del genere l’opportunità di farsi firmare la propria del
fumetto dal maestro in persona.

Nelle altre sale si sono svolte poi le mostre di Nicoletta Baldari, Larraz, Lorenzo Mattotti e l’ultima ma non
perché meno importante quella dedicata a Lillo, in Lillo & Friends in cui il celebre attore è protagonista
con tutti i suoi personaggi, nati dalla sua matita e da quelle di colleghi fumettisti come Greg,
Michelangelo La Neve, Franco Saudelli, Gabriele Dell’Otto, Luca Usai, Lorenzo La Neve e Giancarlo
Caracuzzo.
Lillo poi insieme a Greg e Valerio Lundini in un talk ci parlano di come molti attori, registi e musicisti
hanno iniziato la loro carriera come fumettisti, ed ancora oggi considerano la nona arte il loro più grande
amore.
La fiera, disposta in più ambienti con diverse aree tematiche dove spicca la zona “Self” con fumettisti
giovanissimi che mettono in vendita le loro prime opere, qui i ragazzi firmano “sketchano” e
chiacchierano dei propri lavori, mostrandosi di persona e promuovendo quelli che sono i loro “piccoli”
capolavori.
Si è sempre avuta la concezione che il fumettista fosse quel mestiere dove si resta chiusi nel proprio
mondo, a disegnare e ad immaginare storie senza mai interagire realmente con quello che c’è al di fuori
della propria stanza, ma i tempi stanno cambiando e all’ARF ne abbiamo la prova nei numerosi talk
presenti si è parlato di come la cultura del fumetto faccia sempre più parte di integrante della cultura
generale e non sia più soltanto per una piccola nicchia di appassionati.
All’ARF si respira, si parla e si sfogliano fumetti, con questa edizione la manifestazione entra a pieno titolo nel panorama romano e nazionale delle migliori manifestazioni del settore e riesce ad unire una grande quantità di pubblico di varie generazioni.
Valentina Argento
