Al termine di una intensa attività condotta dagli investigatori della Sezione Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, coordinati dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga

Nella mattinata odierna, a seguito di attività investigative coordinate dalla Procura di Repubblica di Roma, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a 60 decreti di perquisizioni in tutto il territorio nazionale ed una ordinanza di custodia cautelare in carcere per un indagato ed agli arresti domiciliari per gli altri, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Roma nei confronti di sette persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei delitti di importazione di ingenti quantitativi e cessione di sostanze stupefacenti del tipo gammaburilattone (GBL-cd. droga dello stupro), mefedrone, cocaina. 

L’attività costituisce l’epilogo di una intensa attività condotta dagli investigatori della Sezione Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, coordinati dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, con il coinvolgimento delle Squadre Mobile di 45 province, che ha portato complessivamente all’arresto, in diversi periodi, di 87 persone per il delitto di cui all’art. 73 DPR 309/90 e al sequestro di 200 kg di GBL, pari a circa 380.000 dosi singole, nonché all’oscuramento, adottato grazie alla collaborazione del Servizio della Polizia delle Comunicazioni, di cinque siti internet utilizzati come canale di approvvigionamento della droga. 

La diffusione del fenomeno appare anche più grave rispetto al consumo delle più note sostanze stupefacenti, sia per la carenza di strutture in grado di fornire dati analitici/ tossicologici specifici e/o programmi di disintossicazione, sia per la scarsa afferenza delle vittime alle strutture sanitarie. 

Il GBL è stato in particolare utilizzato per soggiogare la volontà degli ignari assuntori che ne hanno fatto uso e creare in loro uno stato di semi coscienza e amnesia, al fine di abusarne sessualmente o per perpetrare violenza e raggiri ma anche per finalità voluttuarie ed è di rapida diffusione negli ambienti socio ricreativi e ludici. 

Il differente binario sanzionatorio, in particolare la mancata inclusione della sostanza nella legislazione di diversi Paesi europei, tra le tabelle di stupefacente la cui cessione è vietata, ne ha favorito la diffusione; è stata infatti accertata la rapida circolazione della sostanza stupefacente in oggetto (in particolare attraverso siti internet), la vendita a cifre irrisorie, la crescente minaccia alla salute dei consumatori, il forte rischio di dipendenza. 

La produzione ed il commercio delle nuove sostanze stupefacenti, come accertato nella fase delle indagini, è stato agevolato dall’utilizzo di tecnologie: è infatti oggi possibile “disegnare” la propria droga personale, ordinarla via email e riceverla a casa; l’invenzione di “stampatori” chimici a 3 dimensioni (3D chemical printer) permette agli individui di produrre in casa la propria personale la sostanza.

Dopo gli interventi di repressione sul web in chiaro, gran parte del commercio si è spostato sul dark web e le transazioni sono sovente avvenute mediante l’utilizzo di bitcoin e altre criptovalute.

E’ stato inoltre accertato che alcune società on line, aventi sedi fisiche dislocate in Olanda hanno venduto prodotti solo in apparenza riconducibili alla detersione ed alle pulizie, che di fatto contenevano gammabutirrolattone puro (Gbl). La sostanza stupefacente è stata così trasportata, a mezzo aereo, in diverse città italiane ed estere. 

Le indagini hanno dunque delineato uno scenario allarmante sulla diffusione della sostanza,

perlopiù approvvigionata mediante i citati siti internet olandesi, dove la sostanza può essere legittimamente commercializzata, così favorendo una nuova forma di imprenditorialità criminale “fai da te” anche nell’ambito del traffico di droga;

proprio la commercializzazione illegale delle droghe sulle reti informatiche risulta una modalità di diffusione insidiosa e difficile da contrastare,

in quanto consente l’accesso al mercato clandestino di un numero potenzialmente indefinito di clienti ed offre la possibilità ai consumatori, soprattutto quelli più giovani, di acquistare la sostanza direttamente da casa, senza dover entrare in contatto con lo spacciatore, ricevendola a domicilio in confezioni, spedite per posta con la garanzia di riservatezza del contenuto. 

Seppur il prezzo al dettaglio risulti piuttosto contenuto, fattore che peraltro ne agevola la diffusione è stato comunque quantificato, in considerazione dello spaventoso volume commercializzato, un enorme giro di affari illeciti in tutta Europa. 

Le perquisizioni effettuate dalla polizia giudiziaria hanno consentito il rinvenimento oltre che del gamma-butirrolattone (gbl), anche di altre sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, catinoni, mefedrone, iscritte nella tabella I adottata dal Ministero della Salute e dunque molto pericolose per la salute. 

Il Procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi 

Riceviamo e pubblichiamo

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