Roma, 29 novembre, Terrazza Bernini dell’Hotel Bristol, sopra Piazza Barberini. Imprinting Art&Wine per il Giubileo 2025 ha trasformato un pomeriggio romano in una piccola festa della bellezza.
Dalle 15 fino a termine evento, senza vuoti e senza cali, la terrazza è rimasta piena di gente: appassionati d’arte, di vino, di buona tavola, ma soprattutto persone in cerca di un’esperienza che lasciasse qualcosa dentro.
Il risultato è stato un successo di pubblico e di atmosfera, con un’organizzazione pulita, fluida, capace di far sentire tutti a casa in un luogo che già di suo respira eleganza e storia.
Il cuore artistico della serata è stato David Phoenix, fondatore della Fondazione David Phoenix ETS. Ai microfoni di Talk City ha raccontato lo spirito dell’evento con parole che suonavano come una dichiarazione d’intenti: Imprinting nasce come “manifestazione della bellezza a 360°”, pensata per arricchire anima, corpo e mente, unendo il piacere sensoriale del gusto a quello, più intimo, dell’osservazione.
Le sue opere, accese di colori e vibrazioni, hanno guidato il pubblico in un percorso emotivo. Phoenix definisce la sua pittura un’arte “emotiva ed emozionale”, fatta per suscitare in chi guarda una scossa gentile, una via personale verso l’universalità.
E in un tempo che lui stesso vede “sempre più legato alle sfumature di grigio”, i suoi quadri portano colore come gesto di empatia, come contributo concreto alla rinascita che il Giubileo richiama.
A dare forma al contenitore, e alla parte enogastronomica, è stato Marco Sargentini, ideatore dell’evento e cofondatore della Fondazione. Anche lui ha parlato ai nostri microfoni con la naturalezza di chi racconta una cosa nata bene e cresciuta meglio.
Imprinting, dice Sargentini, è nato davanti a molti bicchieri di vino, da un’idea “gaudente” diventata evento crossover: l’arte di Phoenix e il mondo del vino, che è il suo lavoro quotidiano.
Non una somma di elementi, ma un incontro tra amici, produttori, territori, nel centro di Roma prenatalizia, reso possibile grazie al sostegno della Regione Lazio e di ARSIAL.
Il vino ha raccontato il Lazio in tutta la sua varietà. La selezione ha toccato le diverse zone enologiche regionali, dal Viterbese ai Castelli, fino alla Ciociaria. In degustazione le cantine Colle de Conti, Tenuta Iacoangeli, Cantine Silvestri, Cantine Terre del Veio, Tenuta Ronci di Nepi hanno portato calici che erano identità liquide, storie contadine e familiari, stile e carattere.
Accanto, la parte gastronomica ha trovato una firma di qualità con L’Essenziale dell’Arte Bianca e le sue delizie, capaci di accompagnare senza coprire, mentre la presenza del caffè Campedelli ha completato il percorso dei sapori. Ogni assaggio era un modo diverso di dire “territorio”, con rispetto e orgoglio.
La serata è stata impreziosita anche dalla presenza della Marchesa Alessia Ferro e dell’ingegner Fabio Pellini di VoiceWise, ospiti illustri che con i loro interventi hanno aggiunto prestigio e visione, come un sigillo elegante sul senso profondo dell’evento.
Uno sguardo al presente e al futuro, dentro una festa che ha saputo restare umana. La documentazione fotografica è stata curata da Giancarlo Fiori, che ha fissato in immagini la luce della terrazza, i colori delle opere e la gioia concreta del pubblico.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato anche il libro “Dentro ognuno di noi – Un viaggio nell’arte di vivere”, un testo illustrato perfettamente in linea con lo spirito di Imprinting: la bellezza come strada, non come ornamento.
Talk City era lì a raccontare e ascoltare, con la consapevolezza che quando arte e gusto si uniscono così, non servono effetti speciali: basta la verità di ciò che accade.
Imprinting Art&Wine ha lasciato a Roma un’impronta reale, fatta di colore, convivialità e cura. E già guarda avanti: prossimo appuntamento il 9 gennaio alla Garbatella, accanto al Teatro Garbatella, con jazz dal vivo e nuove occasioni per ritrovarsi.
Una promessa semplice e bella: continuare a rinascere insieme, un quadro alla volta, un calice alla volta.
Dino Tropea TalkCity Roma
Author
Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza. Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale. Per conoscere meglio il suo percorso, leggere i suoi articoli e seguire le sue attività, è possibile visitare dinotropea.it, punto di accesso ai suoi profili social ufficiali.
Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza.
Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale.
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