In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, RETE STUDENTI MEDI del Lazio ha lanciato un’iniziativa simbolica e politica che ha attraversato le strade della Capitale.

Nella notte tra l’1 e il 2 giugno, gli studenti del Comitato Referendario Studentesco hanno affisso manifesti in diversi punti strategici della città per celebrare la ricorrenza, ma soprattutto per rilanciare un messaggio chiaro: rifondare la Repubblica sul lavoro.

Sui manifesti si legge l’invito a partecipare ai referendum sul lavoro previsti per l’8 e 9 giugno.

Cinque quesiti che, secondo gli studenti, rappresentano un’occasione concreta per cambiare in meglio il mondo del lavoro e rimettere al centro della democrazia italiana chi lavora, studia, produce e partecipa alla vita collettiva.

“Dobbiamo tornare a partecipare e contribuire alla vita pubblica – spiegano gli studenti – non possiamo più permetterci di astenerci.

Per questo dobbiamo tornare alle urne l’8 e 9 giugno per votare cinque sì, per cambiare il mondo del lavoro e rifondare finalmente la nostra Repubblica su chi lavora.”

Un messaggio che unisce il richiamo ai valori costituzionali e l’urgenza di una nuova stagione di protagonismo giovanile.

Proprio nella giornata che celebra la nascita della Repubblica italiana nel 1946 – una repubblica fondata sul lavoro, come recita l’articolo 1 della Costituzione – i giovani studenti hanno voluto dare il loro contributo concreto al dibattito politico e sociale del Paese.

L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione in vista dei referendum, ma rappresenta anche un chiaro appello alla partecipazione da parte di una generazione spesso descritta come distante dalla politica.

Al contrario, i manifesti degli studenti raccontano un altro volto della gioventù italiana: informata, impegnata e desiderosa di incidere sulle scelte che riguardano il futuro del Paese.

Con questo gesto simbolico, RETE STUDENTI MEDI del Lazio ribadisce il valore della memoria storica e della cittadinanza attiva, rilanciando l’idea di una Repubblica che non sia solo una forma istituzionale, ma una comunità viva, partecipata e fondata sul lavoro, sulla giustizia sociale e sulla democrazia.

TalkCity.it Redazione

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