Marco Lupo, direttore generale Arpa Lazio: “Dati comunicati alla ASL, fiducioso presto ritorno alla normalità”

In relazione all’incendio che si è verificato il 9 luglio nel quartiere Centocelle di Roma, l’ARPA Lazio ha tempestivamente avviato le attività di monitoraggio della qualità dell’aria.

Sono stati installati nella serata di sabato 9 luglio due campionatori ad alto volume per la misura dei microinquinanti (diossine, furani, PCB, IPA – Benzene), composti pericolosi per l’ambiente e la salute che possono essere generati a seguito della combustione.

Un campionatore è stato installato presso la sede ARPA Lazio di Via Giuseppe Saredo che si trova a poca distanza dalla zona dell’incendio, mentre il secondo è stato posizionato presso l’aeroporto Francesco Baracca di Centocelle di cui sono ancora in corso le analisi.

Gli esiti delle misure effettuate dal campionatore di via Saredo sono le seguenti: il valore per le diossine e’ pari al 10,6 pg/m3 superiore al valore di riferimento individuato dall’OMS per l’ambiente urbano (0,3).

Per quanto riguarda il benzopirene e’ stato registrato un valore di 2,6 ng/m3, superiore anche esso alla media annua pari a 1 ng/m3.

Per quanto riguarda i PCB, non esistono limiti normativi o valori di riferimento e il campionatore ha segnato un dato pari a 2717 pg/m3.

Ha spiegato Marco Lupo, direttore generale Arpa Lazio

“Questi sono dati prodotti dagli incendi nell’immediato. Sono stati comunicati al l’Asl di riferimento che valuterà se e quali misure applicare. Siamo fiduciosi che già dalle prossime ore i valori potranno tornare alla normalità”.

Inoltre, sono stati analizzati i dati delle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria.

La stazione della rete fissa di monitoraggio più vicina all’impianto è quella denominata “Cinecittà” che si trova a circa 600 metri a sud dall’area interessata dall’incendio, ha registrato concentrazioni di PM10 del 9 e del 10 luglio rispettivamente pari a 26 µg/m3 e 29 µg/m3, e, pur essendo inferiori al limite giornaliero del PM10 (50 µg/m3), sono stati i valori più alti registrati nel Comune di Roma.

La centralina di Preneste che si trova a circa 3km a nord-ovest dell’incendio, il 10 luglio ha misurato un valore di PM10 di 7 µg/m3, in linea con quelli misurati nell’area urbana, e non è stata quindi interessata in modo significativo dalle polveri generate dall’evento.

Riceviamo e pubblichiamo

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