Il Lazio ha tutte le carte in regola per diventare una delle migliori regioni d’impresa d’Europa.
È questo il messaggio lanciato con forza da Giuseppe Biazzo, presidente di Unindustria Lazio, in un intervento su Il Foglio.it, dove delinea una visione ambiziosa ma concreta per il rilancio industriale e competitivo del territorio.
“Non basta più essere la seconda regione per PIL in Italia e vantare primati di crescita dell’export nell’ultimo decennio – sottolinea Biazzo –. Serve un ulteriore salto in avanti per essere più competitivi.”
Il Lazio può contare su un sistema produttivo articolato, con leadership riconosciute nei settori farmaceutico, digitale, energetico, aerospaziale e turistico.
La presenza di multinazionali e di una rete di PMI eccellenti, insieme agli hub internazionali di trasporto come l’aeroporto di Fiumicino e il porto di Civitavecchia, rappresentano asset strategici.
Accanto a questi elementi, Biazzo evidenzia il valore dell’ecosistema della conoscenza, che include università, centri di ricerca e l’internazionalità di Roma, una capitale sempre più attiva nella trasformazione e nell’innovazione.
Tra le priorità indicate da Unindustria ci sono:
A pesare sulle imprese – avverte Biazzo – sono anche i dazi internazionali, il costo dell’energia e le incertezze normative europee, come quelle sull’automotive.
Per questo motivo, il sistema confindustriale ha chiesto al Governo “segnali chiari per non mettere a rischio interi settori industriali”.
Unindustria, in sinergia con la Regione Lazio, ha già messo a punto un piano industriale per attrarre nuovi capitali e rafforzare la struttura produttiva locale. Biazzo parla di imprese “più solide, innovative e pronte ad affrontare i mercati”.
Un passaggio cruciale è quello legato alla mobilità e alle infrastrutture, con la proposta di un masterplan regionale che includa opere strategiche come:
“Nessuna provincia del Lazio dovrebbe trovarsi a più di 60 minuti da Roma” – afferma Biazzo – “perché lo sviluppo passa anche dalla capacità di collegare persone, territori e opportunità”.
Infine, un passaggio dedicato alla Capitale, che dovrà saper consolidare la sua vocazione produttiva nei settori di frontiera come l’ICT, l’audiovisivo, le telecomunicazioni e la difesa, investendo nel progetto Rome Technopole, hub di collaborazione tra università, istituzioni e aziende.
Unindustria Lazio ribadisce così il suo ruolo di guida per lo sviluppo regionale, con l’obiettivo di “cucire insieme territori, filiere e visioni”, perché – come conclude Biazzo – “lo sviluppo non è solo crescita economica, ma fiducia nel futuro, nel lavoro e nel protagonismo delle imprese per il Paese”.
TalkCity.it Redazione