Durante l’Innovation Days 2025, la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, rilancia il ruolo del territorio e presenta la candidatura del Lazio alla rete europea degli hub dell’innovazione deep tech.
Nel suo intervento, all’Auditorium della Tecnica di Roma, Angelilli richiama i numeri che confermano la forza economica regionale. «Un Pil da 250 miliardi di euro che rappresenta l’11% dell’economia italiana e colloca il Lazio al secondo posto nel Paese».
Angelilli sottolinea l’importanza del rapporto Market Watch regionale di Banca Ifis, che posiziona il Lazio sul podio nazionale per produttività, subito dopo la Lombardia.
«L’export regionale nel 2024 ha raggiunto i 32 miliardi e cresce ulteriormente nel primo semestre del 2025, spingendo il Lazio al vertice della classifica nazionale.
Le imprese mostrano anche una forte inclinazione all’innovazione: l’87% introduce soluzioni legate a sostenibilità, digitalizzazione o nuovi modelli organizzativi, contro il 71% della media italiana».
L’analisi cita inoltre il quinto posto del Lazio nel Regional Innovation Scoreboard 2025, risultato che deriva dalla presenza di università, centri di ricerca e un accesso agevolato ai fondi europei.
È qui che Angelilli rivendica la visione della Regione: «Crediamo nella programmazione condivisa delle politiche industriali. Stiamo costruendo una strategia che connette imprese e ricerca per aumentare competitività e trasferimento tecnologico».
Aggiungendo poi: «Va ricordato il valore delle eccellenze regionali dal farmaceutico al digitale, fino all’aerospaziale.
È, quindi, necessario rafforzare gli strumenti a disposizione del sistema produttivo per affrontare la transizione energetica e digitale».
Angelilli annuncia anche la recente riprogrammazione di 240 milioni di fondi europei, approvata dal Comitato di Sorveglianza del FESR 21-27 e accolta dalla Commissione Europea.
Il pacchetto destina oltre 30 milioni all’innovazione e alle tecnologie strategiche critiche, includendo investimenti in tecnologie pulite, accessibilità energetica, scienze della vita, deep tech e intelligenza artificiale, in linea con le richieste del mondo produttivo e con gli obiettivi europei.
Giorgia Iacomelli. TalkCity.it Redazione