Porto di Civitavecchia. Mentre si lavora al dragaggio, riaffiorano memorie di guerra

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C’è chi ipotizza… “Potrebbe essere una parte del mercantile Sabbia danneggiato dai bombardamenti del 1943 di fronte alla Marina rimasto in rada per diversi anni successivi al conflitto bellico”

Recenti lavori di dragaggio nel porto di Civitavecchia hanno portato alla possibile scoperta di una nave sommersa, che alcuni ipotizzano possa essere la mercantile “Sabbia”, affondata durante i bombardamenti del 1943.

Questo ritrovamento, se confermato, potrebbe riaprire ferite dimenticate da 80 anni e riportare alla mente la drammatica storia della città.

Civitavecchia, crocevia strategico durante la Seconda Guerra Mondiale, subì devastanti attacchi aerei che distrussero gran parte della città tra il 1943 e il 1944.

Dalla prima incursione il 14 maggio 1943 fino alla ritirata tedesca nel 1944, la città affrontò 87 bombardamenti, portando a circa 450 morti e ingenti danni alle infrastrutture.

Oltre la distruzione fisica, gli eventi segnarono profondamente la comunità, costretta all’esilio e alla sofferenza.

La possibile scoperta della “Sabbia” riaccenderebbe i ricordi e le testimonianze di quei tragici eventi, rendendo ancora più vivo il ricordo di una città che ha affrontato con coraggio l’orrore della guerra.

TalkCity.it Redazione

memorie di guDalla prima incursione il 14 maggio 1943 fino alla ritirata tedesca nel 1944, la città affrontò 87 bombardamenti, portando a circa 450 morti e ingenti danni alle infrastrutture.

Oltre la distruzione fisica, gli eventi segnarono profondamente la comunità, costretta all’esilio e alla sofferenza.

La possibile scoperta della “Sabbia” riaccenderebbe i ricordi e le testimonianze di quei tragici eventi, rendendo ancora più vivo il ricordo di una città che ha affrontato con coraggio l’orrore della guerra.

Dalla prima incursione il 14 maggio 1943 fino alla ritirata tedesca nel 1944, la città affrontò 87 bombardamenti, portando a circa 450 morti e ingenti danni alle infrastrutture.

Oltre la distruzione fisica, gli eventi segnarono profondamente la comunità, costretta all’esilio e alla sofferenza.

La possibile scoperta della “Sabbia” riaccenderebbe i ricordi e le testimonianze di quei tragici eventi, rendendo ancora più vivo il ricordo di una città che ha affrontato con coraggio l’orrore della guerra.

Dalla prima incursione il 14 maggio 1943 fino alla ritirata tedesca nel 1944, la città affrontò 87 bombardamenti, portando a circa 450 morti e ingenti danni alle infrastrutture.

Oltre la distruzione fisica, gli eventi segnarono profondamente la comunità, costretta all’esilio e alla sofferenza.

La possibile scoperta della “Sabbia” riaccenderebbe i ricordi e le testimonianze di quei tragici eventi, rendendo ancora più vivo il ricordo di una città che ha affrontato con coraggio l’orrore della guerra.

memorie di guerra

memorie di guerra

Il piroscafo Sabbia era all’ entrata del porto e non in quella zona che viene descritta. Soprattutto per il fatto che venne recuperato e portato via dai palombari. C’erano voci le quali riportavano che molte parti di navi demolite sul posto servissero al ripristino delle banchine danneggiate e soprattutto quella dei silos.

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